lunedì, Giugno 17, 2024

Da Milano a San Piero Patti, un viaggio di sola andata per Consuelo Damico: “Qui ho trovato la felicità”

Consuelo Damico

La nostra è una terra bellissima. La Sicilia è stata da sempre terra agognata, di conquista, dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni, l’isola ha rappresentato un punto d’arrivo. Chi mette piede in questa terra baciata dal sole, spesso non vuole tornare più indietro.

Il contrario accade ormai da decenni: centinaia di migliaia di siciliani sono costretti ad emigrare per cercare lavoro, per trovare un futuro: al nord Italia, quanto all’estero.

C’è però chi ha deciso di compiere una scelta inversa, come Consuelo Damico. Siamo nel 2018: la 36enne, originaria di Milano, decide di lasciare il Nord per trasferirsi in pianta stabile nel paese dei nonni materni: San Piero Patti.

«Nella mia vita dice Consuelo ai nostri microfoni volevo trovare la felicità: non solo la sicurezza economica e tutto quello che ti promettono al Nord».

A Milano la giovane era responsabile di un locale importante, nei pressi del centro della città. Una volta arrivata in Sicilia, Consuelo non ha perso tempo per reinventarsi. Attualmente, collabora con il Comune e con diverse associazioni locali tramite dei progetti volti a valorizzare il territorio.

Tante le critiche ricevute per la scelta intrapresa, che agli occhi milanesi e siciliani può sembrare insolita. «A chi mi critica racconta la 36enne – sto dimostrando che si può stare benissimo qua, perché si può tranquillamente lavorare. Sto vivendo assolutamente meglio di come vivevo prima».

Spesso si tende a diffondere una narrazione parziale sia del Settentrione che del Meridione.
Secondo Consuelo, un racconto direzionato all’esaltazione del Nord e alla svalutazione del Sud, riconducendolo ai soliti stereotipi, alimenta nei giovani il desiderio di lasciare la propria terra.

Qualche anno fa insieme all’associazione “Hic et Nunc”, Consuelo ha aperto uno sportello per dare un impiego ai non lavoratori. Nonostante l’ampia scelta per varie posizioni professionali, nessuno si è presentato. «A me dispiace – spiega la giovane – che un laureato vada a Venezia per poi lavorare in un ufficio, mentre qua l’ufficio non l’ha mai guardato».

Consuelo crede fermamente che la validità di una persona non dipenda dal luogo dove si sceglie di vivere. Poiché come ci ricorda lei  stessa attraverso un proverbio malese: “un buon seme anche se cadrà in mare diventerà un’isola”.

Articolo di Elisa Caruso

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