giovedì, Dicembre 12, 2024

Catania – Picanello: stalla abusiva e farmaci senza prescrizione. Denunciati due catanesi

cavalli catania 3

Interrompere le gare clandestine e controllare il territorio attraverso le perquisizioni nelle stalle, al fine di contrastare il maltrattamento di animali. Questo l’obiettivo dei carabinieri della Stazione di Catania “Ognina” e quelli del N.A.S. di Catania, con il supporto dei veterinari dell’ASP di Catania, che hanno avviato per questo un’azione mirata. Dopo un’approfondita attività info-investigativa, i militari hanno denunciato due catanesi di 37 e 30 anni per “maltrattamento di animali”, “esercizio abusivo della professione veterinaria”, detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”.

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Il 37 enne aveva allestito, nel quartiere di “Picanello”, una stalla assolutamente abusiva, priva di ogni tipo di autorizzazione, nella quale erano rinchiusi 4 cavalli, tra cui un piccolo pony nato da pochi mesi. Uno dei cavalli risultava essere di proprietà del 30 enne il quale, a sua volta, gestiva un’altra stalla situata nei paraggi, risultata in regola. Quest’ultimo è stato anche lui denunciato per avere affidato l’animale al “vicino di stalla” senza le previste autorizzazioni e certificazioni, grazie alle quali è possibile trasferire gli equini da un ricovero all’altro.. Nella stalla, infatti, che aveva un tetto di altezza inferiore ai 3 metri, all’interno di un armadio in legno, i militari hanno trovato numerose confezioni di farmaci sia per uso veterinario che per uso umano, oltre a siringhe e garze. Una siringa, inoltre, era stata già riempita con 4 fiale di un forte antinfiammatorio ad uso umano, mentre un’altra era stata da poco utilizzata, medicinale utilizzato, solitamente, per non far sentire dolore ai cavali durante le competizioni o impegnativi sforzi fisici. Il proprietario dei luoghi non è stato in grado di fornire la prescrizione medica necessaria per l’acquisto e la detenzione di quei farmaci, alcuni dei quali, peraltro, possono essere somministrati esclusivamente da medici veterinari o, comunque, sotto la loro diretta supervisione.

Nei box dei cavalli, poi, è stato trovato anche un calesse sportivo che ha confermerebbe l’ipotesi dei militari che gli equidi venissero impiegati per corse clandestine.

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Al fine di tutelare la salute degli animali, i Carabinieri li hanno sequestrati e affidati in custodia giudiziale ad uno stabilimento fuori provincia, mentre i farmaci e l’armadio che li conteneva, sono stati posti sotto sequestro.

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