giovedì, Dicembre 12, 2024

Interruzione di pubblico servizio: la denuncia della Faisa Cisal

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La Faisa Cisal ha presentato una denuncia per interruzione di pubblico servizio, per i fatti accaduti l’8 marzo scorso a Messina, riguardo al piano delle corse predisposte dall’Ast.

Questi fatti evidenziati dal sindacato: la società regionale di TPL ( Socio Unico Regione Siciliana) per tramite il preposto della sede periferica di Messina, ha comunicato ai sindacati che “per carenza di personale viaggiante la sede di Messina ha ritenuto opportuno e doveroso apportare alcune modifiche nei turni di esercizio a partire dal’11 Marzo 2024, intendeva sospendere temporaneamente alcune corse  già programmati sopprimendo alcune corse ma pur sempre garantendo nel suo complesso il servizio“ .

Una scelta alla quale i sindacati aziendali Fit Cisl e  Faisa Cisal, si sono opposti sin da subito con fermezza, trasmettendo una dura nota di contrarietà, ma la decisione aziendale è comunque andata avanti nel sospendere le corse già dall’11 Marzo.

“Lo avevamo detto che non ci  saremmo fermati nella nostra azione sindacale, ha evidenziato ancora la Faisa Cisal e così è stato.

Nella loro nota si evidenzia ancora come “chi ha la responsabilità di occuparsi della sede periferica di Messina, su delega della direzione generale di AST SPA, senza preventiva informativa, nel primo  pomeriggio dell’8 Marzo 2024, ha comunicato ai sindacati che a far data dell’11 Marzo 2024, sarebbe partito un PIANO DI EMERGENZA, con pertinenti allegati, riportanti le corse soppresse nel bacino dei Nebrodi e se consideriamo che fra l’8 e l’11 marzo ci sono stati di mezzo, sabato 9 e domenica 10, praticamente, sia il sindacato, ma soprattutto l’utenza, sono stati messi davanti al fatto compiuto, procurando notevole nocumento ai  viaggiatori che non si son potuti  in alcun modo organizzare per gli spostamenti.”

Per il sindacato, quanto accaduto, non poteva e non doveva assolutamente succedere, tenuto conto della drastica riduzione dei servizi a discapito della collettività del comprensorio dei Nebrodi, costretta a utilizzare il tpl reso da AST  spa.

“Da qui,  la decisione di sporgere denunzia per interruzione di pubblico servizio nei confronti di chi e/o di quanti, hanno operato nella circostanza.”

Per quanto riguarda invece “la condotta assunta da parte del responsabile della sede periferica di Messina AST SPA nei confronti della Faisa Cisal, posta in essere in spregio alle basilari norme contrattuali di riferimento in materia di “informazione e preventivo confronto”, che ha comportato la modifica unilaterale dei turni di lavoro degli autisti impegnati nel bacino dei Nebrodi, la Segreteria Regionale Faisa Cisal,  sta valutando il da farsi in altre sedi.”

 

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