lunedì, Aprile 29, 2024

Palermo, aggressione omofoba e rapina in via Roma. Misure cautelari per 4 maggiorenni e 3 minori

polizia palermo teatro Massimo

Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile – “Sezione Contrasto al Crimine Diffuso Falchi” – della Polizia di Stato di Palermo hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse rispettivamente dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo a carico di  4 indagati, destinatari di 3 misure degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e di un obbligo di dimora e di firma, e dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni a carico di altri 3 indagati, destinatari della misura del collocamento in comunità, ritenuti responsabili di un’aggressione di natura omofoba perpetrata ai danni di sei maggiorenni, nonché di una rapina ai danni di un esercizio commerciale nel capoluogo.

Il provvedimento scaturisce dalle attività d’indagine avviate a seguito di un’aggressione, avvenuta lo scorso 20 gennaio, lungo le strade del centro cittadino, consistita, senza alcun concreto motivo, in insulti ed offese indirizzati verso un gruppo di ragazzi apostrofati denigratoriamente come omosessuali.

Successivamente, il gruppo avrebbe percosso i giovani con svariati calci e pugni, molti indirizzati al volto, minacciandoli di non chiamare la polizia altrimenti “gli avrebbero sparato in bocca”. Le vittime hanno subito lesioni giudicate guaribili in 4 giorni.

La stessa sera, dopo aver abbandonato il luogo dell’aggressione, il gruppo si sarebbe reso responsabile di una rapina ai danni di un esercizio commerciale di via Roma.

Gli stessi, dopo aver asportato alcuni beni dagli scaffali, avrebbero minacciato il gestore del negozio paventando la possibilità di detenere un’arma.

Le progressioni investigative, coordinate dalla Procura presso il Tribunale e presso il Tribunale per i minorenni, avviate nell’immediatezza attraverso l’ausilio delle immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza, attivi nei luoghi dell’aggressione, hanno consentito di identificare i componenti del gruppo criminale, costituito da maggiorenni e minorenni di nazionalità italiana, nonché di acquisire concreti elementi indiziari a loro carico.

Le identificazioni effettuate sono state successivamente corroborate dalle individuazioni fotografiche eseguite dalle persone offese e sarebbero risultate in perfetta corrispondenza con quanto riscontrato dagli accertamenti compiuti sui profili social degli appartenenti al gruppo.  A carico degli indagati nella stessa giornata sono state effettuate anche perquisizioni domiciliari.

 

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