mercoledì, Dicembre 11, 2024

Sant’Agata Militello: nuova comunità di suore per Istituto Zito. Nota della famiglia: “La Donazione era destinata ai giovani”

istituto zito (1)

E’ stato ufficializzato un paio di giorni fa l’arrivo all’Istituto Zito di Sant’Agata di Militello di una comunità di suore della congregazione “Sorelle povere di Nostra Signora”. Le religiose, che vivranno nel palazzo Vincenzo e Francesca Zito di piazza San Giovanni Bosco, collaboreranno con le altre attività pastorali delle tre comunità parrocchiali cittadine e alle iniziative che la Diocesi organizzerà all’Istituto.

L’istituto salesiano, fondato nel 1915 grazie alla generosità delle sorelle Zito, dopo ben 105 anni di attività, è stato definitivamente lasciato dalle “Figlie di Maria Ausiliatrice” a settembre 2020. La scuola, che nei decenni ha formato intere generazioni di santagatesi, non aveva avuto più iscrizioni e, completato l’ultimo ciclo scolastico, aveva chiuso i battenti. Durante la pandemia l’immobile era stato messo a disposizione per ospitare alcune classi dell’Istituto Cesareo. La notizia dell’arrivo delle religiose è stata commentata da Vincenzo Zito, discendente di Giulia e Caterina Zito, con una nota diffusa via social, a voler sottolineare la finalità della donazione.

“Apprendo da organi di stampa l’invio di una Comunità di Suore afferente alla Congregazione Sorelle Povere di Nostra Signora , la cui origine è indiana, presso l’ex “Istituto V. e F. Zito”. Nel leggere questa notizia da santagatese, mi corre l’obbligo di condurre un sintetico excursus storico della Donazione Zito e provare così a comprendere se la prospettiva di questa iniziativa possa coincidere con le basi morali e spirituali che mossero gli animi di chi donò tutto e nulla pretese in cambio.

L’Istituto Vincenzo e Francesca Zito, fondato nel 1915 per volontà delle sorelle Giulia e Caterina Zito, ospitato presso i l palazzo di famiglia con altre strutture annesse è stato definitivamente chiuso nella primavera del 2020 con il conseguente abbandono della missione da parte delle Suore della Congregazione Figlie di Maria Ausiliatrice. Risulta utile in questa sede ricordare che analoga sorte era toccata, circa 40 anni prima, al ramo maschile dei Salesiani di San Giovanni Bosco, ospitati presso l’Istituto Sacro Cuore di Gesù, finanziato e costruito nel 1932 se1npre per volere delle sorelle Zito. Proprio nell’occasione della sua inaugurazione, Caterina Zito chiarì che le loro azioni e opere meritorie trovavano fondamento e ragione in quanto “mosse da vivi sentimenti di bontà verso la gioventù e specialmente per quella più bisognosa, e per dare a questa l’assistenza nella più lata forma più lata forma, non solo religiosa e morale, ma anche intellettuale e materiale”.

Nel 1935 per mezzo di testamento olografo, lasciarono ogni loro bene e tutte le strutture dalle stesse realizzate – compresi oltre 15 ettari d i terreno che negli anni sono stati in parte tristemente oggetto di lottizzazione – alla Curia vescovile di Patti “con la finalità di svolgere attività a favore della gioventù bisognosa del luogo”. Nel 1947 elargirono un’ulteriore ingente donazione pecuniaria per garantire il sostentamento degli enti religiosi da loro creati a Sant’Agata, anche post mortem, a riprova dell’animo puro e benevolo nei confronti del prossimo e, in particolare dei giovani.

Sorvolando sul modus operandi nella gestione della Donazione Zito, negli ultimi 30 anni si è assistito pressoché a totali mancanze di rispetto della volontà testamentaria di Giulia e Caterina, mi chiedo se questa decisione di far “abitare” nuovamente la Casa rappresenti un reale proposito di rilancio o, quantomeno, il segnale di una flebile ripresa delle più basilari attività per le quali l’Istituto fu fondato con cosi tanto amore. Da cittadino vigilerò e ne seguirò gli sviluppi, con l’auspicio che vengano rispetta te le volontà di coloro che donarono senza nulla a pretendere. E’ per me questo un atto dovuto nei confronti di Sant’Agata e delle migliaia di giovani santagatesi e non, che all’interno dell’Istituto sono cresciuti apprendendo i valori fondamentali della vita e si sono formati spiritualmente nel solco dello straordinario sogno tracciato più di un secolo fa dalle giovani e caritatevoli sorelle Zito.”

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