Un rione in stato di semi-abbandono. Questo si è evinto dall’incontro pubblico di quartiere organizzato da Città Aperta nel quartiere di Sant’Antonino di Barcellona Pozzo di Gotto.
I consiglieri comunali e i membri del movimento hanno incontrato i cittadini in piazza Convento per poi girare tra le vie del rione, constatando lo stato di semi-abbandono in cui versano tante zone del popoloso quartiere. Tra pali pericolanti, discariche a cielo aperto e perdite d’acqua segnalate da mesi, si è dovuto prendere atto delle enormi difficoltà che i cittadini sono costretti a vivere quotidianamente.
La galleria del sottopasso della stazione, buia e mai entrata in funzione, è una vera e propria discarica. Il parcheggio retrostante la scuola Ugo Foscolo è invaso dalle erbacce e scarsamente illuminato, così come la stradina adiacente il Convento, rendendo entrambi gli spazi poco sicuri. La piazza Convento, rinnovata e inaugurata da pochi anni, sembra già un campo di battaglia: mattonelle saltate, assenza totale di cestini per la raccolta dei rifiuti e una scarsissima cura del verde pubblico.
Un’altra problematica elencataci a gran voce è quella che riguarda l’asilo nido di via Campania, di recente riqualificazione, che da anni aspetta una strada di collegamento che ne renda più agevole l’accessibilità. Infine, tutti i cittadini hanno fatto presente che sono da anni in attesa dell’intervento di ristrutturazione della palestra dell’Aia Scarpaci e dello spazio esterno, luoghi in totale stato di abbandono e incuria che, una volta riqualificati, potrebbero dare lustro al quartiere.
“Abbiamo constatato amaramente il degrado e l’assenza totale delle istituzioni; dall’altro lato, ci ha sorpreso positivamente riconoscere quanti cittadini, se pur tra mille difficoltà, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e dare un contributo per la tutela del verde e per restituire un minimo di decoro al quartiere”, riferiscono i membri del movimento; “la proattività delle cittadine e dei cittadini è lodevole, ma non può essere l’unica soluzione: ci impegniamo a portare all’attenzione del consiglio comunale le loro istanze”.