giovedì, Dicembre 12, 2024

Oliveri: violazioni ambientali, assoluzione per non aver commesso il fatto

patti

Assolto per non aver commesso il fatto. L’ingegnere Nunziato Chiofalo, 65 anni, responsabile dell’area tecnica del comune di Oliveri, difeso dall’avvocato Andrea Pirri, è stato assolto con formula piena dal giudice monocratico del tribunale di Patti Edoardo Zantedeschi.

All’epoca dei fatti contestati, il professionista era responsabile comunale del servizio rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata. La vicenda giudiziaria fu avviata a seguito di un esposto presentato nel 2018 da Legambiente.

Si denunciò l’esistenza di una presunta discarica di rifiuti presso il sito di contrada Babbo o contrada Isola, nei pressi del cimitero comunale; qui si sarebbe dovuta realizzare un’isola ecologica per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti, nell’ambito di un intervento per il recupero delle aree degradate.

Il progetto fu poi definitivamente accantonato; l’ecopiazzola non entrò mai in funzione, ma l’associazione ambientalista aveva segnalato un accumulo incontrollato di rifiuti a cielo aperto nell’area di proprietà comunale e presunte irregolarità nella gestione della attività di raccolta, conferimento e smistamento.

Da qui, a seguito delle indagini per la verifica della corretta gestione delle piattaforme ecologiche e della tutela della salute pubblica e dell’ambiente, il sito fu posto sotto sequestro; poco dopo, al momento della notifica del provvedimento emesso dal gip, l’area era già stata sgomberata per ordine del sindaco e ne seguì pertanto l’immediato dissequestro.

Per questi fatti è finito sotto processo l’ingegnere Nunziato Chiofalo; la Procura di Patti gli contestò, quale di responsabile del servizio rifiuti solidi urbani del comune tirrenico, di avere adibito il sito di contrada Babbo a deposito di rifiuti, anche pericolosi, in violazione delle prescrizioni di legge.

Nel corso del processo, però, ha prevalso la tesi difensiva dell’avvocato Andrea Pirri, che ha dimostrato l’infondatezza delle accuse e la assoluta estraneità alla vicenda del proprio assistito.

Non esistevano infatti atti di indirizzo dell’amministrazione per l’utilizzo del sito di contrada Babbo, in quanto il progetto non era mai stato effettivamente realizzato e l’isola ecologica non era mai entrata a regime; i rifiuti che si trovavano su quel sito, di  natura non pericolosa, avevano una diversa provenienza, che non era riconducibile al servizio di cui era responsabile l’ingegnere Chiofalo.

Ecco il perchè dell’assoluzione con formula piena, per non aver commesso il fatto.

Questo è il secondo verdetto di assoluzione in ordine di tempo per il professionista di Oliveri; infatti il 16 aprile scorso, per vicende analoghe di carattere ambientale, Chiofalo, difeso sempre  dall’avvocato Andrea Pirri, era stato assolto dal Tribunale di Patti.

In quel caso il processo era iniziato nel 2014; furono coinvolti l’ex sindaco Michele Pino e i diversi responsabili dell’area tecnica del comune di Oliveri, accusati di omissione di atti di ufficio e di diversi reati ambientali, conseguenti a presunte irregolarità nella gestione del depuratore. Il verdetto in quel caso fu di assoluzione perchè il fatto non sussiste e non costituisce reato. 

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