giovedì, Maggio 2, 2024

Dall’11 febbraio stop alle mascherine all’aperto in tutta Italia. Capienza stadi al 75% da marzo

mascherine

Via le mascherine all’aperto dall’11 febbraio in tutta Italia, senza distinzione zone. Bisognerà comunque tenerla in tasca e indossarla in caso di assembramenti. Non solo: stadi pieni al 75% da marzo, discoteche che si preparano a riaprire, mentre la curva dell’epidemia continua a scendere rapida e si riducono anche i ricoveri dei bambini.

Il tutto, grazie alla nuova fase in cui sembra essere entrata la pandemia, con una discesa progressiva dei casi che si registra in tutta Italia.

A sottolineare il nuovo corso è l’arrivo dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che dall’11 febbraio toglie l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, ma bisognerà comunque portarle sempre in tasca per proteggersi in caso di assembramenti, mentre resta l’obbligo di indossarle al chiuso, almeno fino al 31 marzo.

Il provvedimento è in linea con le indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, per il quale «in ambienti all’aperto in cui il distanziamento non è possibile va considerato l’utilizzo di mascherine per il viso».

Si preparano a entrare in una nuova fase anche gli stadi e i palazzetti, nei quali il primo marzo la capienza sale al 75% per le strutture all’aperto e al 60% per quelle al chiuso, come annunciato dal ministro Speranza e dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. Se la situazione epidemiologica lo consentirà, potrà anche essere avviato un percorso per portare la capienza al 100%.

La gradualità è d’obbligo considerando che, nonostante la tendenza positiva, i numeri dell’epidemia sono ancora alti.

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