giovedì, Dicembre 12, 2024

La mascherina FFP2 in farmacia costerà al massimo 75 centesimi. Ecco quando è obbligatoria

mascherina-ffp2

La struttura commissariale nazionale, insieme al ministero della Salute ed all’Ordine dei farmacisti, ha raggiunto un accordo con le associazioni di categoria Federfarma, Assofarm e Farmacie unite per la vendita a 75 centesimi di euro di ciascuna mascherina FFP2.

L’accordo per il prezzo calmierato sarà siglato a breve e le adesioni sottoscritte attraverso il sistema tessera sanitaria.

La necessità di trovare un prezzo adeguato si è resa indispensabile in vista dell’incremento delle attività per cui le mascherine Ffp2 sono obbligatorie, ecco quali sono:

– Per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nei teatri e nei cinema, nelle sale da concerto e nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, oltre che in altri locali assimilati;

– Per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto;

– Per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici: voli commerciali; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto passeggeri interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra più di due regioni; autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente; funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento; mezzi del trasporto pubblico locale o regionale;

Per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo al Covid e che, sulla base delle norme in vigore, non sono soggette alla quarantena ma soltanto all’autosorveglianza, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo.

Le mascherine chirurgiche – o comunque un dispositivo che conferisce una superiore protezione come le mascherine FFP2 – devono essere indossate nell’ambito delle attività economiche e sociali (ad esempio ristorazione, attività turistiche e ricettive, centri benessere, servizi alla persona, commercio al dettaglio, musei, mostre, circoli culturali, convegni e congressi, etc.) nelle situazioni previste nei protocolli di settore.

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