giovedì, Dicembre 12, 2024

“Operazione Alcantara”, arrestato latitante brasiliano 24enne. A tradirlo è stata la consegna di una pizza a domicilio

Foto Carabinieri Taormina
Foto Carabinieri Taormina

Era latitante dallo scorso 28 aprile quando, appresa la notizia di essere ricercato dai Carabinieri in quanto destinatario di una misura cautelare in carcere nell’ambito dell’Operazione Alcantara, non aveva più fatto rientro alla propria abitazione di Giardini Naxos.

A tradire Joao Victor Gualberto Amorelli, cittadino di origine brasiliana, è stata una pizza a domicilio.

Proprio nella tarda serata di ieri, nel corso di un appostamento, i Carabinieri, da tempo sulle tracce dell’uomo hanno notato un rider che si avvicinava alla finestra di un’abitazione ubicata in un vicolo secondario della frazione Mazzeo.

A destare i sospetti dei militari è stata la consegna: il destinatario si è limitato a sollevare la persiana della finestra di soli pochi centimetri, giusto per farsi passare la pizza e consegnare il denaro al fattorino, senza farsi vedere in viso. Da qui i Carabinieri hanno deciso di monitorare da vicino l’abitazione, ritenendo che all’interno vi fosse proprio il soggetto ricercato.

I militari, entrati in casa dell’uomo, lo hanno sorpreso mentre stata consumando la pizza appena ricevuta. L’uomo è stato arrestato e condotto al carcere di Gazzi.

Il provvedimento cautelare rientra tra quelli emessi nell’ambito dell’operazione Alcantara, condotta pochi giorni fa dalla Compagnia di Taormina nei confronti di 26 persone indagate a vario titolo dei reati sopra citati.

L’indagine, sviluppata dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taormina, ha consentito di individuare la struttura di due organizzazioni criminali dedite alla distribuzione sul territorio di sostanze stupefacenti, la prima operante nel territorio di Gaggi (ME) e nella valle dell’Alcantara, la seconda a Giardini Naxos e Taormina (ME).

L’odierno arrestato è ritenuto partecipe proprio di questa seconda associazione che, fino al lockdown, si occupava dello spaccio di cocaina, marijuana e hashish in alcune note discoteche e locali della movida notturna taorminese, sulla base dei consolidati accordi di spartizione delle piazze di spaccio tra i clan mafiosi Brunetto e Cintorrino.

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