lunedì, Maggio 6, 2024

“Tre settimane di zona rossa in Sicilia”, la proposta a Musumeci del Comitato Tecnico Scientifico

Musumeci e Razza PoliclinicoCt_Natale2020

Il Comitato tecnico scientifico della Sicilia ha proposto al governatore Musumeci di istituire una zona rossa nell’intera isola per tre settimane. Gli esperti formalizzeranno il parere domani, ma secondo le indiscrezioni che trapelano, la decisione è presa: al governo regionale, che si riunirà stasera ma che su questo punto non si pronuncerà prima di domani, sarà suggerito un lockdown “morbido”, come quello già visto a livello nazionale nei giorni delle festività natalizie, o in alternativa chiusure nei comuni con popolazione più numerosa: serrata nei centri più grandi e una “zona gialla” in quelli più piccoli.

La giunta Musumeci aspetterà però su questo punto le mosse del governo nazionale, che domani dovrebbe decidere sulla colorazione della Regione Sicilia in base agli indici di contagio.

Di sicuro c’è che la situazione della Sicilia al momento è una delle più delicate in Italia e negli ultimi giorni i contagi sono aumentati in modo costante: ieri l’Isola ha fatto registrare il tasso di positività più alto d’Italia.

Inoltre nell’ultima settimana la Sicilia ha avuto il maggior incremento dei nuovi casi da Coronavirus rispetto a quasi tutte le altre regioni italiane. È il dato che emerge dal monitoraggio riferito al periodo fra il 29 dicembre 2020 e il 5 gennaio 2021. Un aumento del 9% rispetto alla settimana precedente, peggio in termini percentuali ha fatto solo il Veneto (9,8%).

L’aumento dei contagi porta con sé anche una conseguente crescita della pressione ospedaliera: ad oggi sono 1.228 i ricoverati per Covid in regime ordinario e 196 quelli in terapia intensiva. Numeri che fino a metà dicembre erano in flessione e che subito dopo il Natale hanno ripreso ad aumentare, facendo scattare l’allarme rosso in molti ospedali già allo stremo.

Anche per questo l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla si è detto pronto a fermare il rientro in classe delle scuole superiori. Già rinviato a lunedì 11 gennaio, slitterà ancora per almeno un’altra settimana.

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