sabato, Maggio 18, 2024

Messina: Sergio De Caprio ovvero “Capitano Ultimo”, desidera un’Europa dove siano i Comuni a gestire le risorse.

Capitano Ultimo

blankDopo aver tolto il passamontagna, Sergio De Caprio “Capitano Ultimo”, vuole guardare in faccia l’Europa per affidare ai Comuni la gestione delle risorse. L’ex ufficiale dei ROS dei Carabinieri che, il 15 gennaio 1993 ha guidato la squadra che ha arrestato Totò Riina, per oltre quarant’anni è stato irreprensibile servitore dello Stato diventando un eroe ma, non ha mai preteso o voluto riconoscimenti particolari. Infatti, nel 2018 ha rinuncia all’onorificenza di Cavaliere della Repubblica ricevuta il 2 giugno 2017.blank

Dopo 31 anni sempre con il volto coperto, con la scorta al seguito assegnatagli per le numerose minacce di morte che la mafia ha posto sulla sua testa, toglie questa protezione perché, ha dichiarato “a viso aperto vuole continuare a servire il popolo italiano con la stessa umiltà, con lo stesso coraggio, con lo stesso amore che ho avuto quando indossava la divisa da carabiniere”. Sergio De Caprio, eroe nazionale, è stato l’ispiratore di sei film, una serie televisiva e decine di libri. Adesso si appresta a vivere un’altra avventura, forse più difficile di quelle passate quando ancora aveva il volto coperto: candidarsi per le prossime elezioni europee.

Nel suo programma ha previsto “di chiudere i conti con tutte le mafie, costruire un’Europa dei Comuni” perché, fino ad adesso, ha proseguito Capitano Ultimo, “gli Stati più potenti hanno ridotto in miseria i cittadini europei, sostenendo i mercanti delle armi, facendoli arricchire attraverso guerre incomprensibili e oggi, di non facile conclusione”. Sergio De Caprio si è rivolto ai cittadini “i soli, secondo lui, che possono riprendere un percorso di civiltà, di dignità, di bene comune e di prosperità”. L’ex comandante dei ROS pone la sua attenzione ai problemi ambientali, in particolare alle energie rinnovabili; “ha proposto di destinare 16 miliardi dei fondi del PNRR nel fotovoltaico in modo che i Comuni, grazie all’energia prodotta (Sicilia e Calabria in particolare considerato gli oltre 200 giorni di sole l’anno), possano autogestirsi ed investire i guadagni nel territorio, per il bene dei cittadini”.blank

De Caprio è dell’avviso che “occorra cambiare l’Europa dei padroni in un’Europa in cui i Comuni decidano come investire le risorse”. Capitano Ultimo ha concluso il suo intervento lanciando una frecciata alle Istituzioni “incapaci di difendersi dalla mafia della ‘ndrangheta, della camorra”. Ha proposto di “rendere più stringenti le pene nei confronti di coloro che non rispettano la legalità, negandogli i diritti politici, il diritto al lavoro anche ai parenti più affini, a meno che non si pentano in maniera vera, sincera e completa”. “Nessuno rimarrà indietro” questo lo slogan di Capitano Ultimo.

Chissà se Sergio De Caprio riuscirà a vincere questa battaglia; una cosa è certa, questo “eroe” tanto osannato ma anche tanto discusso, ha dimostrato di avere tanto coraggio, umiltà, amore per le istituzioni e per i cittadini, basterà tutto questo? All’8 e 9 giugno l’ardua sentenza!

 

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