sabato, Luglio 27, 2024

Sant’Agata Militello, rapina ad un disabile che aveva prelevato al bancomat. Ai domiciliari 40enne tunisino

Foto rapina S. Agata Militello

Avrebbe rapinato una persona affetta da minorazioni fisiche di alcune centinaia di euro, appena prelevati ad uno sportello bancomat, in pieno centro a S. Agata di Militello lo scorso 1 febbraio. Questa l’ipotesi accusatoria a carico di un quarantenne tunisino residente nella cittadina tirrenica, nei cui confronti il Gip presso quel Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, accogliendo il quadro indiziario ricostruito dalla Procura guidata da Angelo Vittorio Cavallo, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico.

Fondamentale il tempestivo intervento, nell’immediatezza dei fatti e le successive indagini condotte dai poliziotti del commissariato di PS di Sant’Agata di Militello, guidati dal vicequestore Giuseppe Ambrogio e coordinati dal sostituto procuratore Giovanna Lombardo. I poliziotti, allertati della rapina, hanno, infatti raggiunto la vittima, che, seppur affetta da minorazioni fisiche, è comunque riuscita a descrivere i fatti, indicandone luogo ed tempo e precisando di essersi visto sottrarre con la forza una somma superiore alle 300 euro. La vittima, stando alla ricostruzione della Questura, aveva da poco effettuato un prelievo presso un bancomat cittadino quando è stato preso di mira dal presunto rapinatore, quarantenne tunisino residente nella cittadina nebroidea. Quest’ultimo avrebbe dapprima malmenato la vittima e, successivamente, l’avrebbe trascinata in una via poco frequentata dove, tenendolo fermo, gli avrebbe sottratto il denaro; solo grazie alla resistenza della vittima il bottino non sarebbe stato ingente.  Con una “indagine lampo” gli agenti del commissariato santagatese sono riusciti ad identificare il presunto autore della rapina e segnalarlo tempestivamente alla Procura della Repubblica di Patti. Fondamentale, a tal fine, è stata anche la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza installate nell’area dove si sono svolti i fatti. Il Gip, accogliendo il quadro indiziario offerto, ha emesso il provvedimento cautelare, eseguito dai poliziotti del commissariato santagatese il 20 febbraio scorso.

L’indagato una volta rintracciato è stato sottoposto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione senza l’autorizzazione dell’A.G.

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