giovedì, Maggio 2, 2024

Trapani, revocati gli arresti domiciliari al deputato Dario Safina

dario safina ars

“Prendiamo atto del provvedimento con il quale il GIP, a seguito dell’interrogatorio dell’On.le Dario Safina, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella meno afflittiva della misura dell’obbligo di dimora nei comuni di Trapani e Erice. Riteniamo, tuttavia, ingiusto anche quest’ulteriore decisione.” Lo dischiarano gli avvocati Giuseppe Rando e Salvatore Longo difensori di Dario Safina, deputato regionale del PD accusato di corruzione e turbativa d’asta quando ricopriva la carica di assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trapani e finiti ai domiciliari lo scorso 24 gennaio.

“Abbiamo sempre sostenuto l’inesistenza di qualsivoglia ipotesi di reato contestata al nostro assistito e, di conseguenza, l’insussistenza di esigenze cautelari. L’indagine, a parere della difesa, è pervasa da evidenti lacune istruttorie che sarebbero state evitate se fossero stati acquisiti tutti gli atti della complessa vicenda amministrativa che ha riguardato, negli anni, i rapporti tra il Comune di Trapani e la City green Light Srl.” continuano i due legali in una nota. “Sotto altro profilo, anche a volere tacere sugli aspetti in punto di diritto, grande perplessità desta il percorso logico motivazionale seguito dal GIP con l’ordinanza di sostituzione della misura. Da una prima lettura, anche volendo tacere sugli aspetti in punto di diritto, si sostiene in detta ordinanza che, addirittura, in tempi non sospetti e quando ancora l’On.le Safina neppure immaginava che il suo partito lo avrebbe candidato all’ARS, era ben conscio che nella sua città di origine avrebbe ottenuto poche preferenze. Attendiamo fiduciosi l’esito del procedimento innanzi il Tribunale del Riesame la cui udienza è stata fissata per giorno 2 febbraio.”

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