lunedì, Aprile 29, 2024

Capo d’Orlando – Isola Pedonale: Memoria della Shoah. Il 27 gennaio cerimonia di posa della pietra di inciampo . Iniziativa della Fidapa

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Sabato 27 gennaio 2024, in occasione della giornata della memoria, si svolgerà nella villetta dell’isola pedonale di via F. Crispi a Capo d’Orlando, la cerimonia della posa della pietra d’inciampo, dedicata alle vittime della shoah.

L’iniziativa verrà attuata da molte sezioni del Distretto Sicilia della Fidapa e si collega a quella voluta dall’artista tedesco Gunter Denning, che voleva depositare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio, come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.

“La nostra pietra d’inciampo è di particolare pregio e diversa da quelle solitamente usate in ottone, perché si tratta di un piccolo blocco quadrato in pietra quarzenite, estratta dalle cave situate a Mistretta, sui monti Nebrodi, realizzata dalla ditta Mammana di Castel di Lucio, azienda pluripremiata per l’eccellenza e l’innovazione nell’edilizia pubblica e privata e lavorata dalle mani esperte di Placido Presti, che ha rifinito il pregiato blocco interamente a mano.” spiega Maria Daniela Oieni, presidente della sezione Fidapa di Capo d’Orlando. “Il nostro intento è quello di coinvolgere l’amministrazione comunale, le associazioni e gli istituti scolastici, al fine di incidere in maniera tangibile sul territorio e di perpetuare, così nel tempo, la memoria, affinché gli orrori delle persecuzioni naziste non cadano nel dimenticatoio e soprattutto si possa lasciare testimonianza alle giovani generazioni.”

L’espressione “inciampo” deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell’opera. Un progetto artistico ispirato da ragioni etiche, storiche e politiche che è uno strumento contro l’oblio, il negazionismo e il revisionismo storico. La memoria della Shoah non ricorda soltanto il popolo ebraico, ma è un fatto universale che riguarda tutta l’umanità; non basta condannare il male: è importante studiare e capire come è potuto accadere.

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