sabato, Luglio 27, 2024

Abolizione numero chiuso in medicina: Leanza (PD): “La mia proposta, approvata all’ARS, approda in Parlamento”

Calogero Leanza

“Sono molto soddisfatto che il disegno di legge voto che prevede l’abolizione del numero chiuso in medicina e nelle facoltà sanitarie, sia in questi giorni in discussione in parlamento. Si tratta di una proposta che ho fortemente voluto e sostenuto, in quanto ritengo che il numero chiuso sia una barriera ingiusta e discriminatoria per i giovani che aspirano a diventare medici o professionisti della salute.”

Lo dichiara l’on. Calogero Leanza, deputato del PD all’Ars, con una nota.

“Esprimo la mia soddisfazione nel constatare che un tema di così rilevante importanza stia ricevendo l’attenzione necessaria all’interno del parlamento nazionale, così come emerso dal colloquio che ho avuto con il Ministro Bernini.
In particolare mi preme sottolineare che il disegno di legge di cui sono primo firmatario, approvato all’unanimità dall’Assemblea Regionale Siciliana, è stato la punta di diamante con cui è stato rotto il muro del silenzio sul numero chiuso. Le proposte attualmente in discussione prevedono l’abolizione del test di ingresso e una selezione dopo sei mesi di corsi universitari.” continua il giovane deputato.

“Questo sistema permetterebbe di valutare gli studenti in base al merito e alle conoscenze acquisite, e non in base a una prova standardizzata e spesso composta da domande prive di senso logico.
Spero che il disegno di legge di cui sono stato promotore e primo firmatario possa essere presto approvato anche a livello nazionale, per dare una risposta concreta alla forte domanda di medici e professionisti sanitari, soprattutto in un momento di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo. Sono convinto che l’abolizione del numero chiuso sia il primo passo fondamentale – unitamente, poi, alla modifica dei criteri di distribuzione delle borse di specializzazione,  con l’eliminazione del c.d. imbuto formativo, nonché la modifica dei contratti per i medici operanti nel settore pubblico – per porre un freno alla deriva del nostro sistema sanitario.”

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