giovedì, Dicembre 12, 2024

“Stazioni Sicure”, prima giornata di controlli negli scali ferroviari della Sicilia

Polfer Messina

Sono state 859 persone controllate, 216 bagagli ispezionati, 81 agenti impegnati in 71 scali ferroviari della Sicilia: questi i risultati conseguiti dal Compartimento Polizia Ferroviaria per la Sicilia durante la prima giornata dell’anno dedicata a “Stazioni Sicure”, organizzata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria, nella giornata di ieri.

La finalità dell’operazione, svoltasi sotto il coordinamento della Sala Operativa della Polfer, è incrementare il livello di sicurezza in ambito ferroviario e contrastare le attività illecite, a Palermo anche con il concorso dei militari dell’Esercito Italiano impiegati, dallo scorso mese di novembre, a supporto dei dispositivi di controllo e sicurezza messi in campo dalla Polizia Ferroviaria.

Gli agenti Polfer della Sicilia, equipaggiati con metal detector e palmari, e con il supporto delle unità cinofile della Questura di Palermo e Catania e della Guardia di Finanza per la stazione di Messina, hanno effettuato controlli straordinari nei maggiori scali ferroviari della regione, sui treni e nel deposito bagagli della stazione di Palermo centrale.

A Palermo, il fiuto del cane poliziotto King ha consentito di individuare, tra i tanti passeggeri appena scesi da un treno, un giovane in possesso di una modica quantità di hashish. Per l’illecito amministrativo, il ragazzo è stato segnalato alla Prefettura ed il materiale stupefacente rinvenuto è stato sequestrato.

7 le sanzioni elevate di cui 5 ai sensi del Regolamento di Polizia Ferroviaria. In particolare due persone, prive di biglietto e senza una valida giustificazione per essersi introdotte nell’area ferroviaria, sono state sanzionate dagli agenti della Polfer di Taormina e di Catania. Altre due, nelle stazioni di Catania e Messina, sono state invece sorprese dagli agenti mentre attraversavano i binari e pertanto sanzionate.

Infine, ad Agrigento, la contravvenzione è stata elevata nei confronti del proprietario di un gregge di pecore che pascolava nelle vicinanze della linea ferroviaria tanto che alcuni ovini venivano travolti da un treno in transito.

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