giovedì, Dicembre 12, 2024

Messina, sbarco migranti del 2 luglio: fermato minore sospettato di essere uno scafista

Migranti
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E’ stato sottoposto a fermo di indiziato un minore extracomunitario, gravemente indiziato di di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Messina ad individuarlo, nell’ambito delle indagini finalizzate al contrasto dell’immigrazione clandestina e scattate lo scorso 2 luglio, quando nel porto peloritano erano arrivati circa 200 migranti di varie nazionalità, a bordo della nave Dattilo della Guardia Costiera.

Gli agenti hanno sentito alcune persone che erano in grado di riferire circostanze utili a descrivere le modalità con cui si era svolto il viaggio per individuare coloro che avevano condotto l’imbarcazione o avevano svolto compiti ben determinati durante la lunga tratta compiuta in mare, riuscendo ad identificare lo scafista, un cittadino extracomunitario, di minore età, che avrebbe governato il natante dal giorno della partenza da Sfax in Tunisia, fino al momento in cui i migranti sono stati soccorsi, dopo oltre un giorno di navigazione, da un’unità navale, per essere poi trasferiti a Lampedusa.

Ad incastrare il ragazzo ci sarebbe un video, archiviato su uno smartphone in uso ad una delle persone sentite, che documenterebbe, “in maniera inequivocabile” – si legge in una nota della Questura –  che il giovane che era al timone della piccola imbarcazione con motore fuoribordo era proprio il minore migrante individuato che, alla luce dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti, è stato sottoposto al fermo di indiziato. Dopo le formalità di rito, il giovane è stato trasferito al Centro di Prima Accoglienza per i Minorenni di Catania, a disposizione della Procura della Repubblica per i Minorenni di Messina.

Nello stesso contesto un 19enne tunisino è stato, invece, arrestato in flagranza di reato, perché rientrato illegalmente in Italia. lo hanno intercettato la Polizia di Stato e i militari della Guardia di Finanza. Nel corso delle indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con i militari del Nucleo P.E.F. – G.I.C.O. della Guardia di Finanza, sarebbe stato accertato che il migrante, giunto nel porto peloritano a bordo del pattugliatore della Guardia Costiera insieme agli altri 200 migranti, aveva già fatto ingresso illegalmente nel territorio nazionale, attraverso la frontiera marittima di Lampedusa nel mese di agosto del 2022 ed era stato respinto alla frontiera con provvedimento adottato dal Questore di Agrigento. Trattenuto al C.P.R. di Potenza era stato successivamente rimpatriato in Tunisia.

Immagini di repertorio

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