giovedì, Maggio 2, 2024

Liste d’attesa negli ospedali siciliani: Federconsumatori ha avviato un monitoraggio

Federconsumatori Sicilia

Da oggi parte la campagna nazionale “Stop liste d’attesa” di Federconsumatori, che prevede il monitoraggio dei tempi d’attesa per le visite sanitarie nelle regioni italiane. La campagna nazionale ricalca quella regionale lanciata da Federconsumatori Sicilia a fine 2021.

Tutti i cittadini siciliani che hanno difficoltà a prenotare una visita medica o che stanno riscontrando tempi d’attesa eccessivi possono comunicarlo a Federconsumatori Sicilia. L’anno scorso oltre 4 milioni di italiani, cioè il 7% della popolazione nazionale, hanno rinunciato alle cure di cui avevano bisogno.

Nel 2020 e nel 2021, a causa del Covid, il 9,6% e l’11,1% degli italiani hanno dovuto rimandare cure e visite. Prima del Covid erano 3,5 milioni all’anno, in media, gli utenti che rinunciavano alle cure, pari al 6,3% della popolazione.

I ritardi nella sanità, quindi, sono un problema nazionale, con una lunga storia alle spalle, che in Sicilia assume forme e dimensioni anche più preoccupanti ed è per questo che Federconsumatori Sicilia ha lanciato la campagna di monitoraggio per prima, per poi inviare, il 26 maggio 2023, una richiesta ufficiale all’assessorato regionale della salute per l’attivazione dell’Organismo Paritetico Regionale sulle liste d’attesa.

“Le liste d’attesa interminabili sono l’eredità di una lunga serie di errori e tagli orizzontali ai bilanci della sanità regionale, ha spiegato il presidente di Federconsumatori Sicilia Alfio La Rosa. Sappiamo bene che a volte i ritardi nell’erogazione delle prestazioni sono dovuti alla mancanza di un macchinario, ad un problema tecnico o ad altre cause non immediatamente risolvibili. Molto spesso si tratta anche di cattiva organizzazione del lavoro, dei turni, delle prenotazioni o delle forniture del materiale sanitario. La gestione dei CUP, in particolare, ha più di un aspetto critico e incomprensibile. Eliminare questo tipo di problemi – conclude La Rosa – sarebbe già parte della soluzione.”

 

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