giovedì, Maggio 2, 2024

Cateno De Luca scende in campo per Taormina – VIDEO

Cateno De Luca

Ultima seduta del Consiglio Comunale di Messina presieduta da Cateno De Luca prima delle sue dimissioni, propedeutiche per accettare la candidatura a Sindaco di Taormina. Il progetto Messina passava anche dall’accordo con la Lega di Salvini ma, ultimamente l’idillio tra De Luca e Salvini è scemato, con la conseguenza che Basile potrebbe avere qualche “nemico” in più all’interno del Consiglio Comunale. Ma De Luca non si preoccupa, ricorda le dinamiche che dal giugno 2018 lo hanno visto varcare la porta di Palazzo Zanca per ricoprire l’incarico di sindaco prima e di presidente del consiglio comunale dopo. De Luca, da sempre convinto sostenitore delle sue idee, passa in rassegna alcune determina per meglio far comprendere, a coloro che ancora dichiarano il loro scetticismo, che Messina è cambiata nello spazio di alcuni anni. De Luca ricorda che “ha preteso dal Consiglio Comunale, nonostante non avesse neanche un rappresentante, che condividesse, a prescindere, le sue scelte”.

La strategia “Salva Messina”, dice De Luca, “ha permesso di rendere la città uno dei sistemi urbani più competitivi e soprattutto, di dimostrare una capacità amministrativa mai registrata prima”. Per evitare che i giovani lascino Messina per andare altrove cercando lavoro, coronamento di un lungo percorso di studi, De Luca“ritiene che due sono le strade da intraprendere: il politico o mette in atto azioni che provocano consenso immediato o deve prevedere un lavoro strutturale che abbia una visione a medio e lungo termine”.Quest’ultima opzione, afferma De Luca “è stata la strada che lui ha intrapreso; nell’immediato gli ha procurato solo problemi ma, aver messo mano a tutte le partecipate, aver fatto blitz, aver applicato sanzioni, aver portato la città nella raccolta differenziata dall’8% al 60%, è stata un’azione forte che poteva rivelarsi un boomerang ma invece è risultata vincente”. Questa posizione drastica, prosegue De Luca, “la città ha capito ed ha confermato l’azione politica con l’elezione di Basile al primo turno”. De Luca ritiene che “Salvini non si può permettere di giocare con il sentimento dei siciliani e dei meridionali; il corridoio Berlino Palermo nel 2012 è stato cancellatoda parte di una classe politica che puntava alle priorità strategie in ambito europeo”. Il corridoio, prosegue De Luca, “prevedeva la realizzazione dell’alta velocità in Sicilia, il potenziamento dei porti di Gioia Tauro e di Augusta proprio per dare quel senso di Hub del Mediterraneo alla Sicilia ed alla Calabria”.A fronte di tutto ciò, De Luca dichiara che “bisogna evitare di lanciare la realizzazione del Ponte sullo Stretto come uno spot, come se si giocasse con le costruzioni dei mattoncini molto amati dai bambini”. De Luca, con tono deciso, “dice no a questo gioco, pretende da parte del Governo e del Ministro Salviniche presentino un cronoprogramma che preveda la realizzazione dell’alta velocità, del potenziamento dell’autostrada e dei porti con le relative risorse che sono di circa 30 miliardi mentre per il ponte sono stati previsti solo 10 miliardi”. De Luca, con tono ironico, dichiara che “in questo momento Salvini deve fare il pontista mentre, qualche anno fa era contrario alla sua realizzazione; oggi, deve distrarre il meridione su quella che è la dinamica e gli effetti del disegno “criminale” rappresentato dell’autonomia differenziata”. De Luca, con determinazione, afferma che “da convinto meridionalista, non può fare strumentalizzare i siciliani ed i meridionali da un ministro che sfugge quando gli si rivolge la domanda: ma i soldi per fare sia il ponte che le altre priorità, e la programmazione conseguenziale, perché non sono stati messi sul tavolo?”.Il rapporto conflittuale creatosi con Salvini, afferma De Luca, “sicuramente non avrà ripercussioni sul consiglio comunale in quanto, gli accordi a suo tempo presi anche con Salvini, riguardavano il progetto Messina, che doveva essere stralciato dalle dinamiche nazionali e quindi, niente e nulla poteva compromettere questo equilibrio”. De Luca dichiara che “il gruppo politico da lui rappresentato, ha sempre mantenuto questo accordo adesso tocca a loro dimostrare di fare altrettanto”.Abbiamo ricordato all’onorevole De Luca che l’1 maggio, la Presidente del Governo Giorgia Meloni ha fatto lavorare i suoi ministri per approvare il taglio del cuneo fiscale di circa il 6% grazie al quale i lavoratori, fino a dicembre troveranno in busta paga un aumento che varia da 80 a 100 euro, a fine dicembre 2022, i parlamentari dell’ARS si sono aumentati lo stipendio, tout court, di circa 900 euro mensile. Tutto questo stride con la crisi economica, con l’innalzamento dell’inflazione e mortifica i cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese e mettere a tavola tre pasti giornalieri.  De Luca afferma che “il disegno di legge presentato dal suo gruppo parlamentare che prevedeva la sterilizzazione dell’aumento, ancora non è stato calendarizzato”. Tutte le forze politiche presenti all’ARS, prosegue De Luca, “sapevano di questo aumento tranne il suo gruppo perché entrato in parlamento da pochi mesi”. A tal proposito, De Luca si chiede “come mai se tutti sapevano, perché alcuni, offendendo l’intelligenza delle persone, hanno fatto finta di scandalizzarsi?”. Il Presidente Schifani aveva dichiarato che la responsabilità era tutta del parlamento siciliano ma dichiara De Luca, “la sera dell’approvazione era presente in aula ed ha contribuito a fare bocciare l’emendamento che prevedeva il taglio dell’aumento”. De Luca parlando della sua candidatura a sindaco di Taormina, dichiara che “a lui piace fare il Sindaco, ama stare sul territorio, e soprattutto farsi carico di quelle che alcuni definiscono “missioni impossibili” come era Messina”. De Luca dichiara “di mettere a disposizione dei taorminesi la sua esperienza; Taormina è una città ferita, massacrata dalla mala gestione politica amministrativa, e se i taorminesi lo vorranno, potranno sceglierlo quale Sindaco in modo da attuare un vero e concreto cambiamento”. De Luca si augura “di poter rilanciare Taormina di farla diventare una piccola Sicilia in miniatura, con le sue bellezze, ricchezze, potenzialità, contraddizioni e patologie”. Il condottiero di Sud chiama Nord è pronto ad indossare “l’armatura” per conquistare la “Perla dello Jonio” dimostrando ai suoi denigratori che De Luca è sempre un vincente.

 

Salvo Saccà

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