venerdì, Maggio 17, 2024

Brolo – Dolore e sgomento per la morte dell’11enne Marco. Tante le domande senza risposta

Pronto soccorso ospedale patti barone romeo (2)

Una storia drammatica, quella di Marco, il bambino di 11 anni residente a Brolo, deceduto ieri prima di arrivare all’ospedale di Patti.

Il ragazzino, 11 anni, era affetto da gravi patologie e 10 giorni fa il tribunale dei minori aveva disposto che fosse trasferito in una struttura adeguata alla sua malattia, per ricevere maggiore assistenza.

Dopo la morte della madre, avvenuta la scorsa estate, il ragazzo era seguito dal padre e da due fratelli, anche loro minorenni. Ieri però, il piccolo si trovava ancora in casa, quando si è sentito male.

Il padre svegliatosi all’alba di ieri ha notato che il ragazzo era in sofferente e in gravi condizioni e ha cercato di portare il figlio direttamente in ospedale bypassando, nell’urgenza, il 118. Ma per il ragazzino era ormai troppo tardi ed i medici dell’ospedale Barone Romeo non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.

Adesso la Procura di Patti, guidata da Angelo Cavallo, vuol fare luce sul caso ed ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti. Le indagini sono guidate dal PM Alessandro Lia.

Certamente – dopo il sequestro della salma già avvenuto – sarà l’autopsia a definire le cause del decesso e correlare se questo sia stato causato dalle preesistenti condizioni di salute del ragazzino o da cause cliniche insorte successivamente. Un passaggio determinante in relazione alla notifica del provvedimento tutelare già emesso.

Il ragazzino con la sua famiglia viveva a Brolo, era nato affetto da una rara patologia a causa della quale aveva ricevuto sin da subito delle cure, anche presso l’ospedale Gaslini di Genova, specializzato in cure pediatriche e pare si alimentasse solo attraverso un sondino.

Il contesto familiare era seguito dagli assistenti sociali che avevano anche segnalato il caso al Tribunale dei minori di Messina. Il padre era disoccupato e dopo la morte della moglie era rimasto da solo a dover badare ai tre figli. Il giudice minorile aveva quindi disposto – lo scorso 23 marzo – il trasferimento d’urgenza in una struttura adeguata dove il ragazzo potesse ricevere le cure del caso. Trasferimento che però non è mai avvenuto. Anche su questo indagherà la Procura.

Intanto la comunità locale, appresa la notizia, affolla il web di considerazioni tristi e dolorose. Una storia drammatica, senza lieto fine.

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