sabato, Luglio 27, 2024

Barcellona PG, ridefinita la giunta comunale. Ma le polemiche restano

barcellona

Ufficializzati nomi e deleghe, dopo il rimpasto dell’esecutivo, scaturito dalle dimissioni degli assessori in quota Fratelli d’Italia, che ha costretto il primo cittadino barcellonese Pinuccio Calabrò ad azzerare tutto. Confermato Vice Sindaco Santi Calderone che resta nell’esecutivo insieme ai colleghi dimissionari di “Fratelli d’Italia”, Viviana Dottore e Giuseppe Benvegna. Riconfermati anche Salvatore Coppolino, coordinatore di #Noicisiamo e Roberto Molino. New entry Nicola Maria Barbera, 38 anni, presidente dell’Ordine dei Veterinari di Messina, in quota centro destra e attualmente vicino all’onorevole Pino Galluzzo e Angelita Pino, già assessore della giunta Materia, eletta consigliere nel 2020 con Forza Italia a sostegno del sindaco Calabrò, poi passata al gruppo misto e oggi nel gruppo di Fratelli d’Italia. Intano nasce anche un secondo gruppo consiliare, costituito dai consiglieri di Forza Italia e altri consiglieri eletti in liste civiche che non si identificano con la linea perseguita dai 4 consiglieri di Forza Italia riconducibili all’ on.Tommaso Calderone. Il nuovo gruppo di Forza Italia assumerà una denominazione simile a quella adottata da gruppo dissidente dell’Ars. Nella prima seduta di giunta di ieri, approvata, tra gli altri provvedimenti urgenti, la sospensione dell’indennità di carica dal mese di gennaio 2023 per tutti gli amministratori, nelle more che la Regione stanzi le risorse a copertura dei costi sostenuti dalle amministrazioni comunali isolane.

Le polemiche però, non sono finite. Mentre i 4 consiglieri rimasti in FI annunciano una raccolta firme per sostenere la contrarietà agli aumenti sulle indennità di carica, il locale coordinamento di FI, a conclusione del consiglio comunale, ha diramato una nota in cui esprime soddisfazione per la bocciatura, all’unanimità dei presenti, della proposta del sindaco per ottenere il nulla osta per non applicare la norma nazionale che prevede lo stralcio delle cartelle esattoriali per la parte di debito dovuta ai comuni per interessi e sanzioni. Per i gruppi di opposizione, la bocciatura della proposta rappresenterebbe la prova inequivocabile dell’indebolimento della maggioranza a sostegno di sindaco ed esecutivo.

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