lunedì, Aprile 29, 2024

Emanuela Orlandi, Vaticano apre un fascicolo. L’avvocatessa siciliana Laura Sgró accanto a Pietro Orlandi nella ricerca della verità

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Laura Sgró, originaria della frazione Marina di San Pier Niceto, è la “superavvocatessa” che cerca la verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, insieme al fratello Pietro Orlandi nella nuova delicata fase che si è aperta in queste ore su una delle sparizioni più controverse ed oscure della cronaca nera italiana.

Il Vaticano per la prima volta dalla scomparsa di Emanuela, avvenuta il 22 giugno 1983 a Roma – in territorio dunque italiano- all’età di 15 anni, avrebbe aperto un fascicolo sulla vicenda “anche sulla base delle richieste fatte dalla famiglia in varie sedi”. La giovane era figlia di un messo pontificio. Nelle indagini che hanno riguardato la sua sparizione, in diversi modi e a vario titolo è stato chiamato in causa il Vaticano.

In studio, ieri sera, ospiti di Federica Sciarelli, nella nota trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto” Natalina Orlandi, sorella di Emanuela e Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella l’altra 15enne scomparsa a Roma il 7 maggio dello stesso anno, il 1983. Le due sparizioni, in passato, sono state messe in relazione, ma senza risultati.

Pietro Orlandi, accompagnato dal suo legale di fiducia, Laura Sgró, ieri sera è andato in onda con un’intervista rilasciata a Francesco Paolo Del Re per “Chi l’ha Visto?”, che ha seguito i casi di Emanuela e Mirella. Da quanto dichiarato durante l’intervista, sono due le denunce presentate al Promotore di Giustizia del Vaticano, nel 2017 e nel 2019 e poi una serie di istanze sul caso. Tra i nuovi elementi di interesse secondo Pietro Orlandi ci sarebbe una conversazione Whatsapp tra due persone “vicine al Papa” che parlano del caso di Emanuela. La chat, che risalirebbe ad un periodo tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 sarebbe stata consegnata a Pietro che chiede ora una convocazione alle autorità vaticane per verbalizzarla. Autenticità e consistenza investigativa di questa traccia vanno verificate e vagliate come specifica la conduttrice. “Questi messaggi sono un pezzo di puzzle” ha detto l’avvocato Sgró “a nostro avviso importante, sicuramente, che però è molto più vasto. E qui abbiamo bisogno dell’intervento della magistratura, che è l’unica che può verificare se questi messaggi sono autentici, chiedere dei telefoni, fare le verifiche opportune, chiamare queste persone perché noi questo potere non lo abbiamo.”

Laura Sgró, che vive e lavora a Roma da anni e che vanta un curriculum ed una carriera straordinari, è originaria della provincia messinese, nel luglio del 2021 è stata inserita da Forbes Italia tra le 100 Wonder Woman italiane del 2021. Solo quattro mesi prima, invece, sempre la nota rivista statunitense di economia ha riportato il suo nome tra i cento professionisti più importanti della nostra nazione. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Messina, si è trasferita a Roma, dove ha conseguito il diploma di laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense e il dottorato in Diritto Canonico, presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino.

 

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