giovedì, Maggio 2, 2024

Patti: a Natale rivive u vadduni, grazie ad un progetto di Nino Cadili e Christian Mosca

20221226_184615

Da un’idea di Nino Cadili, realizzata in comunione con Cristian Mosca, è rivissuta una parte del quartiere di Sant’Antonio Abate di Patti. Qualcuno questa zona la chiama u vadduni.

Ma in qualunque modo si chiami, qui e poi nel vicino quartiere della Cattedrale, più in giù in piazza Municipio fino al quartiere San Michele, stavano tante persone che oggi risiedono in altre aree della città, in Sicilia o anche fuori della Sicilia e che oggi, in questo periodo di festa, ritornano per vedere i luoghi dove sono nati, gli spazi dove hanno giocato, le case che hanno lasciato e che oggi rivedono con piacere.

Qui, nell’ampio spazio du vadduni ci sono fotografie e video suggestivi, luoghi e arnesi che hanno ripreso vita. Anche la polvere non è stata toccata. Tutto è in visione al pubblico e non è stato spostato da dove era.

Da lontano, mentre si segue il percorso dall’ingresso fino alla breve salita, si sente nell’aria la musica di Nuovo Cinema Paradiso, un film dedicato a chi è appassionato di cinema e dei vecchi film che venivano proiettati, almeno per i pattesi, nella vecchia sala del Tyndaris e nel più ampio cinema comunale.

Tra piccoli presepi, Gesù Bambino e stanze con le botti, tavoli, bicchieri, vecchie foto ingrandite che rappresentano momenti di vita vissuta e poi gli utensili del calzolaio e anche mestieri che non ci sono più, voci e racconti in siciliano, sembra che aleggi magia, mistero e spiriti di tanti anni fa.

La conclusione di questo percorso è verso la parte alta; qui viene proiettato un video, che tanti hanno visto e rivisto e continuano a vedere, in cui sono state riprese, tra le altre, processioni, poi giovani che si alternavano a ntinna e pignati, gente del quartiere, l’indimenticato Teodoro Bonanno e poi i sacerdoti, che saltano subito alla mente e tra questi padre Travaglianti, padre Garito e padre Giordano, i vescovi di Patti monsignor Pullano e Zambito.

Un tempo che sembrava essere stato dimenticato, grazie a questa iniziativa è ritornato subito alla mente; già ci sono stati due appuntamenti per vedere e sentire tutto questo. L’ultimo sarà il 6 gennaio 2023, dalle ore 18.00 alle ore 22.00.

Facebook
Twitter
WhatsApp