venerdì, Dicembre 13, 2024

Patti: inaugurazione dell’anno scolastico per gli alunni della scuola primaria “Giuseppe Milici”

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“Volare alto e avere grandi sogni”. E’ la consegna che il vescovo di Patti monsignor Guglielmo Giombanco ha rivolto agli alunni della scuola primaria del plesso “Giuseppe Milici” di Patti che fa parte dell’Istituto Comprensivo “Pirandello”.

Gli alunni, al momento, sono dislocati nell’Istituto “Santa Rosa” e della frazione Gallo, in quanto l’edificio di Corso Matteotti è interessato da lavori di ristrutturazione. L’incontro tra il vescovo e gli alunni si è svolto nella villa comunale “Umberto I” nel corso di un incontro per inaugurare l’anno scolastico.

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“Un’occasione – come ha sottolineato nel suo saluto la dirigente dell’Istituto Comprensivo “Pirandello” professoressa Clotilde Graziano, – per poterci finalmente incontrare, dopo alcuni anni di pausa forzata”.

E’ stato anche un bel momento di incontro generazionale, che ha avuto quale tema portante il viaggio, visto che sono stati invitati pure i nonni, presenti in gran numerosi assieme a tanti genitori dei bambini. I ragazzi, accuratamente preparati dalle maestre, hanno proposto alcuni canti, accompagnati anche da coreografie, prima che il vescovo, al culmine di un momento di preghiera predisposto da don Giuseppe Di Martino, parroco delle comunità del “Sacro Cuore di Gesù” e di “San Michele”, benedicesse gli zaini “in cui – ha evidenziato – non c’è solo il materiale scolastico; ci sono i vostri sogni, i vostri progetti”. Monsignor Giombanco ha rimarcato le “radici” di ognuno, proprio per far risaltare lo stretto rapporto che deve unire con i nonni e gli anziani in genere “perché – ha detto – noi non veniamo dal nulla, ma siamo figli di un passato”.

blankAugurando agli alunni un proficuo anno scolastico, il vescovo ha affermato: “La scuola è bella perché voi siete belli”. Alla manifestazione ha presenziato anche il sindaco di Patti, Gianluca Bonsignore, il quale ha sottolineato che “la scuola non prepara solo dal punto di vista culturale; è anche scuola, di integrazione, di condivisione, di tolleranza. E’, in definitiva, un luogo privilegiato, perché più la scuola riesce ad essere formativa ed incisiva, più tutta la società ne sente i benefici”.

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