sabato, Dicembre 14, 2024

Scuole chiuse in Sicilia fino al 13 gennaio, senza neanche la DAD. Misura placebo in attesa di cosa?

Foto AMnotizie
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La montagna ha partorito il topolino. Oggi, 10 gennaio, i ragazzi delle scuole sarebbero dovuti tornare in classe in Sicilia. Una serie di ordinanze, contromosse, appelli vari e ancora rimane tutto in alto mare.

Con il Covid-19 che colpisce la Sicilia, il presidente della Regione Nello Musumeci, ha disposto uno stop di tre giorni prima del (probabile?) ritorno a scuola.

Si tornerà tra i banchi il prossimo 13 gennaio, ma prima ci sarà una nuova task force per decidere eventuali contromisure. Nel frattempo però i ragazzi non sosterranno neanche la didattica a distanza. Perché? Una misura placebo in attesa di non si sa cosa, dato che l’epidemia al momento non sembra potersi frenare nell’isola.

In 3 giorni non è possibile vaccinare con terza dose tutta la platea scolastica, per cui non sarebbe stato meglio iniziare l’anno scolastico in DAD, per poi decidere cosa fare successivamente?

Prima l’appello dell’Assessore Lagalla a continuare le lezioni in classe, poi i sindaci dei comuni siciliani più colpiti dalla pandemia che si ribellano e con proprie ordinanze chiudono gli istituti scolastici, poi la nuova mossa di Musumeci che chiude per 3 giorni gli istituti. Alcuni sindaci del comprensorio nebroideo si sono già tutelati, proclamando le proprie ordinanze di chiusura valide, nonostante l’ordinanza della Regione, come ad esempio Bruno Mancuso a Sant’Agata di Militello.

Cateno De Luca ha vietato le scuole in presenza a Messina fino al prossimo 23 gennaio. Tutte misure legittime in tempo di pandemia, che però si ripercuotono sulla percorso scolastico, ma anche sul salute degli studenti siciliani, che al momento non sanno quando, come e se torneranno a fare lezione. Sarebbe stata meglio una scelta univoca da parte del Governo Regionale, piuttosto che un rinvio dettato dalla poca organizzazione.

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