giovedì, Dicembre 12, 2024

Milazzo e Messina, installate le “scarpe rosse” dei torrenovesi Cicirello. L’iniziativa di FI Azzurro Donna

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Sono stati realizzati dai torrenovesi Alessio, Carmelo e Gaetano Cicirello i due esemplari di scarpa rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, che riportano un mazzo di rose rosse e un cartello con il 1522, il numero a cui gratuitamente 24 ore su 24 rispondono le operatrici specializzate per le richieste di aiuto e sostegno alle vittime di violenza e stalking.

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Una delle due opere, su iniziativa di Forza Italia Azzurro Donna, è stata installata all’ingresso del Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca a Messina, con una cerimonia che si è tenuta ieri, in occasione della giornata internazionale per la lotta alla violenza sulle donne, a cui è seguito un dibattito sulla “Sicurezza urbana e contrasto alla violenza per una città a misura di donna”. L’opera rimarrà in esposizione permanente a Palazzo Zanca.

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Oggi, invece, la seconda opera è stata installata, sempre su iniziativa delle “azzurrine”, a Palazzo D’Amico a Milazzo. Qui la scarpa rossa rimarrà in esposizione fino al prossimo 15 dicembre, poi verrà restituita alla comunità di Torrenova, affinché possa essere collocata in un luogo rappresentativo ed accessibile a tutte le donne. Tantissime le ore di lavoro dedicate dai due fratelli Cicirello, Alessio e Carmelo e da loro padre Gaetano alla realizzazione dei due manufatti, nel loro cantiere nautico di Sant’Agata Militello.

“Credo che si possa fare ancora molto contro la violenza di genere. 1 donna su 3 subisce violenza nel corso della propria vita. Il 38% di tali femminicidi sono compiuti dai partner. Un dato che pesa quanto un macigno.” Ha detto la deputata regionale di Forza Italia Berndardette Grasso.

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“L’emancipazione da tale forma di violenza passa da una consapevolezza del problema, e dunque da una netta presa di posizione a livello istituzionale e sociale.”

“È on line l’avviso dell’Agenzia per la coesione territoriale che mette a disposizione 250 mln di euro da destinare a progetti che mirano anche alla valorizzazione di centri antiviolenza per donne e bambini, case rifugio o asili nido e micronidi.” Ha aggiunto la Grasso.

“Oggi più di ieri abbiamo strumenti per combattere l’indifferenza. Il resto deve farlo un rinnovamento culturale che parte dalla famiglia. La partita si gioca e si vince sul piano della prevenzione.”

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