lunedì, Aprile 29, 2024

Avola, mamma coraggio denuncia le estorsioni dei pusher. Maxi operazione antidroga con 7 arresti

Polizia Catania-min

E’ partita dalla denuncia alla polizia di una madre disperata di un tossicodipendente che non poteva fare fronte ai debiti contratti per l’acquisto di dosi di cocaina, l’inchiesta “Coca drive in” coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Gaetano Bonostanca. La donna stanca e preoccupata delle possibili ritorsioni ai danni del proprio nucleo familiare ha chiesto aiuto alla Polizia. Sette le persone arrestate, un obbligo di dimora e 12 persone complessivamente denunciate, a conclusione delle indagini, che hanno permesso di scoprire e azzerare una fiorente attività di spaccio gestito da un nucleo familiare in un quartiere cittadino. L’ordinanza è stata emessa dal Gip Andrea Migneco.

La droga, acquistata a Catania veniva venduta ai ‘clienti’ mentre sostavano, con il motore dell’auto acceso, in strada, come se fosse un “drive in”. Il gruppo faceva anche ‘credito’: dava le ‘dosi’ e poi pretendeva il loro pagamento con violenze fisiche e minacce, commettendo il reato di estorsione aggravata.
Numerosi gli episodi di acquisto all’ingrosso dello stupefacente a Catania accertati in 6 mesi di indagini. La droga veniva poi trasportata ad Avola e custodita in una autocarrozzeria dove veniva tagliata per realizzare delle ‘dosi’. La cessione avveniva tra le vie avolesi vicine alla casa di due degli indagati, un uomo ed una donna che si servivano di fiancheggiatori per la consegna. Quando un 48enne, responsabile del traffico di stupefacenti, è stato arrestato, è stata la moglie, 38enne, a sostituirlo nel suo ruolo, mentre lui continuava a spacciare dai domiciliari. Le consegne da Catania non si sono interrotte neppure quando il fornitore è stato arrestato: l’uomo ha, infatti, garantito la fornitura all’ingrosso di stupefacente ed ha proposto nuove modalità di spedizione.

All’operazione hanno partecipato circa 60 poliziotti tra agenti del commissariato di Avola, della Squadra Mobile di Siracusa, della Polizia Scientifica, del Reparto Prevenzione Crimine di Catania e delle Unità Cinofile Antidroga della Questura etnea.

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