Si dovrà procedere ad una nuova aggiudicazione per l’affidamento del faro di Capo d’Orlando. Sono deduzioni a seguito di due sentenze emesse entrambe il 16 giugno scorso dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.
A questo punto, verificate le decisioni sull’appello proposto dai raggruppamenti “Nebros srl” e da “Gestar spa”, la stazione appaltante dovrà ora valutare l’offerta di quest’ultimo. Per quella prospettata dal primo, rappresentato dagli avvocati Gianfranco Passalacqua e Antonio Barbera, prima i giudici della terza sezione del Tar di Catania e poi il Cga hanno chiarito che il capitale sociale avrebbe dovuto essere già costituito alla data della presentazione dell’offerta e cioè il 29 dicembre 2017.
In mancanza di questo requisito sostanziale, è stato escluso e perciò la gara d’appalto si dovrà adesso riaprire; da qui la stazione appaltante, come ha già verificato l’offerta di Nebros, allo stesso modo dovrà valutare quella del raggruppamento Gestar, rappresentato dall’avvocato Massimiliano Mangano, anche sulla base dei profili evidenziati dai legali della Nebros in una delle due sentenze del Cga.
In questo contraddittorio, riguardante l’affidamento del faro paladino, si fronteggiavano i raggruppamenti “Nebros” e “Gestar”, il Ministero della Difesa, rappresentato dall’avvocatura distrettuale dello Stato di Catania e “Difesa Servizi spa”, rappresentata dagli avvocati Salvatore Dettori e Teresa Felicetti. Risale al 7 gennaio 2019 l’aggiudicazione della gara al raggruppamento “Nebros” e a questa sono collegati tutti i ricorsi presentati prima al Tar e poi al Cga.