mercoledì, Dicembre 11, 2024

Catania, chiede “l’ultimo incontro” alla ex, ma le taglia ciocche di capelli e la ferisce con la forbice. 22enne arrestato

Vittima di violenza e CC

Mesi da incubo, per una 22enne catanese, sfociati in momenti di umiliazione e violenza, durante il c.d. “ultimo incontro”, quello che gli esperti definiscono uno dei momenti più pericolosi, se non fatale come raccontano tanti fatti di cronaca, nelle relazioni tossiche o violente. Stando alla ricostruzione dei carabinieri di Catania, per la giovane la convivenza iniziata con un coetaneo in modo idilliaco, si era trasformata in un vero e proprio inferno, costretta a subire le vessazioni e le aggressioni del compagno “padre padrone”. I militari del Nucleo Radiomobile di Catania, allertati e coordinati dalla Centrale Operativa, sono intervenuti nel giro di pochi minuti a casa della giovane, quando sua sorella, al verificarsi di un ennesimo grave episodio di violenza, aveva chiamato per chiedere aiuto. All’equipaggio della gazzella, la vittima si è presentata con una vistosa fasciatura alla testa ed una preoccupante difficoltà nel linguaggio, causata dai forti dolori per la profonda ferita al lato della testa, procuratale la sera prima dall’ex convivente, anche lui di 22 anni, pregiudicato catanese.

La ragazza avrebbe deciso di aprirsi ai militari, raccontando di aver ricevuto, pochi minuti prima, le ennesime pesanti minacce telefoniche dall’ex, che le avrebbe addirittura “preannunciato” di voler tagliare la gola e la testa, a lei ed ai suoi familiari.

La giovane avrebbe raccontato che dopo aver “accolto” il giovane a casa sua, anche nel periodo in cui era stato sottoposto agli arresti domiciliari per droga, stremata, lo aveva “spedito” a casa di sua madre senza, tuttavia, riuscire comunque ad evitare la maniacale gelosia dell’ex, che l’avrebbe tenuta sotto controllo tramite i social, costringendola anche a condividere continuamente con lui la posizione sul cellulare.

Ai militari dell’Arma, disperata, la vittima ha così raccontato che il giorno prima, nel tardo pomeriggio, acconsentendo alla richiesta di un “ultimo incontro”, lo avrebbe effettivamente incontrato il ragazzo nei pressi del cimitero di Catania. Qui il 22enne, contro la volontà della donna, spingendola l’avrebbe fatta salire sul suo SUV, imponendole che l’ultimo incontro sarebbe dovuto avvenire a casa sua, dove si sarebbe fumato anche l’ultima sigaretta e le avrebbe dato l’ultimo bacio. Tuttavia il giovane, giunto sui primi gradini della sua abitazione, improvvisamente, dopo aver tirato fuori dalla tasca una grossa forbice, l’avrebbe aggredita, iniziando a tagliarle in maniera concitata ciocche di capelli, per poi provocarle una profonda ferita sul lato frontale della testa, all’altezza della tempia.

A quel punto il 22enne, visto che dalla lacerazione iniziava ad uscire copiosamente sangue, cercando di correre ai ripari, avrebbe fermato un centauro di passaggio in strada, chiedendogli di accompagnarla al pronto soccorso dell’ospedale, dove i sanitari le hanno medicato la ferita con decine di punti di sutura.

I Carabinieri, dopo aver tranquillizzato la vittima, hanno immediatamente rintracciato ed arrestato il 22enne, agli arresti domiciliari, per il reato di “maltrattamenti in famiglia” e “lesioni personali aggravate”, operando in “flagranza differita”, un istituto normativo introdotto lo scorso novembre dal cosiddetto “d.d.l. salvavita”, per il contrasto alla violenza di genere. L’uomo, denunciato anche per evasione, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

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