mercoledì, Dicembre 11, 2024

Messina: avrebbe violato l’esecuzione di un provvedimento riferito ad un minore, assolta

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Era stata accusata, essendo la nonna di una bambina, di aver impedito al papà di incontrare la piccola. Per questo motivo la donna era stata colpita da un decreto di condanna penale; il gip del tribunale di Messina Maria Militello l’aveva condannata al pagamento di 250 euro. A seguito di opposizione al decreto di condanna penale formulata dal suo difensore, l’avvocato Antonella Marchese, la signora settantacinquenne è stata processata e poi il giudice monocratico Marcello Cipri l’ha assolta perché il fatto non costituisce reato.

E’ una vicenda familiare del marzo 2020 finita sui banchi del tribunale peloritano. Per il difensore dell’anziana, quest’ultima non era tenuta ad osservare la disposizione intercorsa tra i genitori della piccola, disposizione che oltretutto non le era stata notificata e che lei non conosceva, dunque da qui era totalmente estranea ai fatti contestati.

Non solo, ma l’avvocato Antonella Marchese ha considerato inoltre pretestuosa la querela e la costituzione di parte civile esercitata nel corso del processo penale, in quanto il fatto di non far incontrare il padre era già stato giudicato sia in sede civile che penale come ampiamente giustificata dall’esigenza di proteggere la minore dall’emergenza Covid19.

Per questi ed il altri motivi il giudice ha assolto l’anziana perché il fatto non costituisce reato.

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