giovedì, Dicembre 12, 2024

Barcellona Pozzo di Gotto: dipendente delle Forze Armate potrà godere di un nuovo periodo di congedo biennale

Carcere di Barcellona Pozzo di Gotto
Carcere di Barcellona Pozzo di Gotto

Il ricorso è fondato e va accolto; da qui un dipendente delle Forze Armate, rappresentato dell’avvocato Ubaldo Musarra, potrà godere di un nuovo periodo di congedo biennale per assistere il proprio caro.

In questo senso si è pronunciato il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Provveditorato Regionale della Sicilia sul ricorso gerarchico, incardinato da un dipendente delle Forze Armate, in servizio presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Il ricorrente, già in passato, aveva usufruito del congedo biennale per assistere la madre disabile; a distanza di poco più di anno dallo spirare del periodo di congedo biennale per assistere la madre, presentò nuovamente la richiesta di congedo biennale, ma questa volta per assistere il padre disabile.

La Pubblica Amministrazione rigettò la sua richiesta, ritenendo che il congedo biennale non può superare la durata complessiva di due anni per ciascuna persona portatrice di handicap e nell’arco della vita lavorativa e che dunque il periodo massimo di congedo di due anni si applica complessivamente a tutti gli interessati, nell’arco della vita lavorativa di tutti.

Secondo la tesi della Direzione Generale della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, dunque, il periodo complessivo per il congedo biennale non poteva superare i 2 anni e ciò a prescindere dal numero dei disabili.

Il dipendente delle Forze Armate, affidandosi all’avvocato Ubaldo Musarra, ha impugnato il provvedimento reso dalla Direzione della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, con ricorso gerarchico al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Provveditorato Regionale della Sicilia, che ha ribaltato le conclusioni della struttura penitenziaria barcellonese ritenendo che “in presenza di più persone in situazione di disabilità grave il beneficio spetta per ciascuna di essere” – e che – “pur avendo il ricorrente già fruito di congedo biennale per l’assistenza della madre disabile, ciò non ha esaurito il suo diritto parimenti riconosciuto, sussistendone tutti gli altri presupposti di legge, a fruire di altro congedo per l’assistenza del padre disabile grave. Conclusivamente il ricorso è fondato nei limiti esposti e va accolto”.

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