venerdì, Dicembre 13, 2024

“Ad Auschwitz c’era la neve…” – Giornata della Memoria 2024, per non dimenticare

olocausto

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. La giornata si celebra dal 2005, quando fu ufficialmente instituita dall’ONU. In Italia invece si commemora dal 2000.

Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria con la ricorrenza del 27 gennaio perché, in quel giorno del 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.

Ad Auschwitz, circa 10 giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.

L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.

Le truppe sovietiche vi trovarono circa 7.000 sopravvissuti, insieme a corpi morti, abiti, scarpe, tonnellate di capelli, strumenti di tortura e di morte. Le prime immagini che arrivarono furono come un pugno nello stomaco di coloro che avevano chiuso (troppo presto) gli occhi e la bocca di fronte alla tragedia di poveri esseri umani, la cui unica “colpa” era quella essere di religione ebraica o soltanto di avere “sangue” ebreo nelle vene.

Cadaveri umani trattati come spazzatura, mentre i sopravvissuti si porteranno addosso per sempre quell’angoscia incommensurabile, non riuscendo mai a dimenticare ciò che avevano vissuto, subìto, patito. Un dolore insopportabile anche a distanza di tempo.

Nel campo di concentramento più conosciuto sarebbero stati uccisi un milione di ebrei sui circa 6.000.000 totali, ma il conteggio potrebbe essere addirittura più alto, non avendo dati certi. Il più grande genocidio di massa nella storia dell’umanità, partorito da esseri vili e meschini.

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Anna Frank

“Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”. In queste parole della dolcissima Anna Frank, tramandateci grazie ai suoi diari, è racchiuso il senso del Giorno della Memoria, ricorrenza che si celebra in gran parte del mondo, ogni anno, il 27 gennaio.

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