domenica, Dicembre 15, 2024

Barcellona Pozzo di Gotto: ritardato pagamento degli stipendi di dicembre 2023 da parte della Dusty, proclamato lo stato di agitazione

Barcellona

Ritardo nei pagamenti del mese di dicembre 2023 da parte della Dusty. Per questo motivo Cgil Messina funzione pubblica, Fit Cisl Messina, Uiltrasporti Messina e Fiadel Messina hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale operativo nel cantiere di Barcellona Pozzo di Gotto – si tratta di circa 80 lavoratori e l’astensione dai prolungamenti orari e dagli straordinari, salvo sussista un’emergenza igienico-sanitaria.

Per quel che concerne la città del Longano, il rappresentante sindacale aziendale Cgil Giuseppe Aspa ha comunicato che, pur tra lo stato di agitazione e con le disposizioni che sono state programmate già ieri, non si sono voluti creare ulteriori disagi per la festa del patrono San Sebastiano che ricade nella giornata di domani.

Lo stato di agitazione trova le ragioni a seguito dell’incontro del 15 gennaio scorso, nel quale la Dusty ha comunicato alle organizzazioni sindacali, che, a causa di difficoltà di liquidità causate dai ritardati pagamenti da parte di alcuni comuni, si è determinato il mancato pagamento degli stipendi e che verosimilmente potranno essere erogati tra il 26 ed 29 gennaio prossimi.

Per quel che riguarda ancora la vertenza a Barcellona Pozzo di Gotto, dove la Dusty ha rinnovato da poco l’appalto, lunedì prossimo 22 gennaio, si terrà un’assemblea di due ore nel cantiere in località Contura per discutere sulle eventuali iniziative da adottare per il mancato pagamento del mese di dicembre.

Lo stato di agitazione, come ha comunicato la Cgil Sicilia funzione pubblica, si riferisce anche a tutti gli altri comuni in cui la Dusty svolge il servizio di igiene ambientale e cioè, oltre che a Barcellona Pozzo di Gotto, anche ad Avola, Borgetto, Caltanissetta, Gravina di Catania, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Pachino, Partinico, Paternò, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Santa Flavia, Santa Maria di Licodia, Termini Imerese e Valverde.

Come si evince ancora dalla stessa nota inviata ieri dalla Cgil Sicilia funzione pubblica, firmata dal coordinatore regionale Alfio Leonardi e dal segretario regionale Giovanni Cammuca, la vertenza è stata portata a conoscenza, oltre che ai sindaci di questi comuni, ai presidenti delle Srr Palermo area metropolitana, Palermo provincia est, Catania metropolitana, Messina area metropolitana, Siracusa e Caltanissetta provincia nord e all’assessorato regionale energia, dipartimento regionale acqua e rifiuti.

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