sabato, Dicembre 14, 2024

Librizzi, controlli sulla sicurezza in cantiere edile. Denunciati i titolari di due imprese

Immagine di repertorio
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Nei giorni scorsi, nel quadro delle iniziative finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro e l’emersione del lavoro nero, disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Messina, d’intesa con il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina Architetto Enrico Zaccone, i Carabinieri della Compagnia di Patti e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina hanno sottoposto a verifica un cantiere edile allestito a Librizzi (ME), realizzato da due distinte imprese.

Nel corso dell’attività ispettiva, i Carabinieri hanno effettuato approfondite verifiche in tutti gli ambiti ove potevano emergere eventuali situazioni tali da mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori, nonché violazioni concernenti gli aspetti contrattualistici e previdenziali. All’esito dei controlli, i militari dell’Arma hanno accertato violazioni alla normativa di settore, motivo per il quale hanno denunciato i titolari delle due imprese. Il primo per aver omesso di idonei parapetti a tutela della salute dei lavoratori; il secondo, invece, per la mancata formazione del personale in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. A carico dei due responsabili, i militari hanno irrogato ammende per l’ammontare di oltre 15.000 euro. Occorre tuttavia precisare che dei sei lavoratori controllati, tutti sono risultati in regola.

I Servizi dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro proseguiranno in tutta la provincia, anche in altri ambiti lavorativi. Nei giorni scorsi, infatti, nel capoluogo e nella provincia, i Carabinieri hanno controllato due ristoranti, due bar gelateria e una casa di riposo per anziani. All’esito dei controlli i militari hanno accertato violazioni, irrogando sanzioni e ammende a carico dei titolari per l’ammontare di oltre 75.000 euro. Inoltre sono stati scovati 9 lavoratori in nero, motivo per il quale quattro attività sono state sospese.

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