domenica, Dicembre 15, 2024

Naso, strade statali 113 e 116 in stato di abbandono e a rischio incendi: il sindaco Gaetano Nanì chiama in causa l’Anas

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Strade statali in stato di abbandono e anche a rischio incendi. La denuncia è del sindaco di Naso Gaetano Nanì, che ha chiamato in causa l’Anas. 

Il primo cittadino ha puntato l’attenzione sulle strade statali 113 e 116 che per diversi chilometri attraversano il territorio di Naso. La vegetazione ha invaso in più punti la carreggiata, ostruendo di fatto la visuale delle automobili che le percorrono. Questo comporta un enorme rischio per l’incolumità pubblica, ma purtroppo non è l’unico pericolo.

Per centinaia di cittadini che vivono nelle zone adiacenti alle arterie viarie, i terreni infestati da sterpi e arbusti anche secchi rappresentano una reale minaccia per l’innesco di incendi. L’Anas, quale ente proprietario, ha proseguito Nanì, è obbligato alla pulizia ordinaria e straordinaria delle strade in questione, cosa che ad oggi non è stata realizzata.

Da qui il sindaco, con l’ordinanza 68 firmata ieri, ha richiamato alle proprie responsabilità la società che si occupa di infrastrutture stradali, intimando entro tre giorni, di comunicare l’avvio della pulizia straordinaria della 113 e della 116 per i tratti non urbani, quelli urbani sono già stati ripuliti dal comune.

“Nel caso la situazione non dovesse mutare, saremo costretti ad avviare le procedure per affidare l’intervento in somma urgenza, ed eseguire la pulizia in danno e colpa dell’Anas. Non possiamo restare indifferenti, non tollereremo più atteggiamenti di totale menefreghismo c’è di mezzo la vita di centinaia di persone. È comunque molto singolare – conclude il primo cittadino – che il gestore principale della rete di strade statali e autostrade di interesse nazionale, non eserciti un proprio dovere, ancora più strano se la stessa ritiene di addurre presunti limiti finanziari: è giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.

Sulla questione viabilità sono intervenuti anche i consiglieri comunali di Castell’Umberto Vincenzo Lionetto Civa, Stefano Pruiti Ciarello e Laura Raffaele con un’interrogazione rivolta al sindaco Veronica Carmeli.

Hanno evidenziato come sia la Città Metropolitana come l’Anas, titolati a gestire alcuni tratti di viabilità che intersecano il comune montano, non abbiano ottemperato all’ordinanza del sindaco di Castell’Umberto – la numero 19 del 23 giugno scorso sulla “Campagna antincendi boschivi per il 2023”, per una mancanza di intervento che mette a rischio la pubblica incolumità e la sicurezza dei cittadini.

L’articolo 2 dell’ordinanza recita così: Disposizioni per gli Enti di gestione di infrastrutture e servizi

All’Anas e alla Città Metropolitana di Messina, di coadiuvare le strategie di prevenzione, provvedendo, lungo gli assi infrastrutturali di rispettiva competenza (ivi compresi i tratturi), con particolare riguardo nei tratti di attraversamento di aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo insistenti sul territorio comunale o in prossimità di esse, alla pulizia delle banchine, cunette e scarpate, mediante la rimozione di erba secca, residui vegetali, rovi, necromassa, rifiuti ed ogni altro materiale infiammabile creando, di fatto, idonee fasce di protezione al fine di evitare che eventuali incendi si propaghino alle aree circostanti o confinanti.

E poi: I gestori delle strade suddette dovranno effettuare anche le periodiche manutenzioni sulla vegetazione arborea mediante potatura delle branche laterali e spalcatura, laddove questa tende a chiudere la sede stradale al fine di consentire il transito dei mezzi antincendio.

A questo punto i tre consiglieri, visto che Città Metropolitana ed Anas non hanno ottemperato a quell’ordinanza, hanno chiesto al primo cittadino se non intenda emanare un’ordinanza contingibile ed urgente con affidamento per i non più improcrastinabili interventi, emettendo successivamente nota di credito nei confronti degli enti inadempienti.

 

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