domenica, Dicembre 15, 2024

Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo: il contributo dei ricercatori siciliani

vaccino laboratorio

Oggi, 15 aprile, si celebra la sesta edizione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo (GRIM). La data coincide con l’anniversario della nascita di Leonardo Da Vinci, genio del Rinascimento, che dalla natia Toscana portò la sua energia creativa nella maggior parte degli Stati italiani preunitari e poi in Francia, influenzando con i suoi studi generazioni di scienziati di tutta Europa.

Al giorno d’oggi, l’Italia è fiera dei suoi talenti che lavorano in laboratori d’eccellenza in tutti i continenti, onorando il loro percorso di studi e la grande tradizione della scienza in Italia. Per questo la Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo viene celebrata congiuntamente dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Inoltre, i materiali che riassumono le iniziative da ieri sono disponibili online e sono identificati dall’hashtag #GRIM2023.

Nel suo piccolo, anche la Sicilia porta nella ricerca e al mondo il suo contributo. Sono dell’Università di Catania, ad esempio, i ricercatori che, coordinati dallo studioso Nicola Laneri e in collaborazione con centri culturali internazionali, hanno recentemente riportato alla luce, alla periferia di Baghdad, reperti di notevolissimo valore risalenti a quattromila anni fa, tra i quali la porta monumentale della cinta muraria dell’epoca di Hammurabi di Babilonia. Catanese è pure il giovane Andrea Magrì, ricercatore di Biologia molecolare nel dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania, recentemente premiato con un finanziamento di oltre 40 mila euro nell’ambito di un bando competitivo che sostiene progetti di ricerca sull’Alzheimer proposti da promettenti scienziati under-40.

Valorizzare dunque il contributo dei ricercatori, e delle ricercatrici, del nostro Paese alla scienza internazionale e promuovere la divulgazione dei risultati delle loro ricerche sono i principali obiettivi di questa importante giornata. Che coincide, tra l’altro, con la Giornata Mondiale dell’Arte. D’altronde, non potrebbero essere in insanabile contraddizione tra loro, scienza e arte, se la mano che dipinse l’Ultima Cena è la stessa che elaborò quell’approccio empirico alla conoscenza che prende oggi il nome di metodo scientifico.

Federica Margherita Corpina

Facebook
Twitter
WhatsApp