venerdì, Luglio 26, 2024

La cattura di Matteo Messina Denaro, i retroscena. Al momento dell’arresto aveva al polso un orologio da 35 mila euro

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“L’arresto di Matteo Messina Denaro salda in parte un debito con le vittime di mafia”. Lo ha detto in apertura della conferenza stampa di questo pomeriggio, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia. “Siamo particolarmente orgogliosi per questo lavoro che ci ha consentito di arrestate l’ultimo boss stragista di Cosa nostra”.

Matteo Messina Denaro è stato bloccato in strada, nei pressi di un ingresso secondario della clinica La Maddalena.

Il blitz, hanno spiegato i Carabinieri, è scattato quando “abbiamo avuto la certezza che fosse all’interno della struttura sanitaria”. Quando è stato bloccato, hanno aggiunto, Messina Denaro non ha opposto alcuna resistenza e si è subito dichiarato, senza neanche fingere di essere la persona di cui aveva utilizzato l’identità.

Alla domanda se Messina Denaro abbia tentato la fuga, gli investigatori hanno affermato di “non aver visto tentativi di fuga” anche se, hanno aggiunto, “sicuramente ha cercato di adottare delle tutele una volta visto il dispositivo che stava entrando nella struttura”.

Continua poi De Lucia: “Allo stato non abbiamo elementi per parlare di complicità del personale della clinica, anche perché i documenti che esibiva il latitante erano in apparenza regolari, ma le indagini sono comunque partite ora. Catturare un latitante pericoloso senza ricorso alla violenza e senza manette è un segno importante per un paese democratico.

Sulla cattura ha aggiunto: “C’è stata una forte accelerazione sulle indagini negli ultimi giorni. L’esito delle indagini del Ros ci portava sempre più a selezione soggetti malati con le caratteristiche dell’ex latitante e da qualche giorno avevamo saputo che il soggetto si dovesse recare in struttura questa mattina. Era ragionevole che fosse lui, ce lo aspettavamo. Ma la certezza l’abbiamo avuta solo stamattina”. A quel punto è scattata l’organizzazione del blitz.

“Ci è apparso in buona salute e di buon aspetto: non ci pare che le sue condizioni siano incompatibili con il carcere – ha dichiarato l’aggiunto di Palermo Paolo Guido – era ben vestito, indossava capi di lusso e ciò ci induce a dire che le sue condizioni economiche erano buone“, ha aggiunto. “Ovviamente sarà curato come ogni cittadino ha diritto essere curato”, ha concluso. Al momento della cattura indossava anche un orologio di lusso, dal valore di circa 35mila euro.

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