domenica, Maggio 5, 2024

Gioiosa Marea: il campo-scuola delle famiglie al “Villaggio della Pace”

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Un gruppo di famiglie della parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” di Patti si è ritrovato nel ”Villaggio della Pace” di Galbato di Gioiosa Marea per un campo-scuola.

Un appuntamento che, ormai, si ripete dal 2013 (tranne, ovviamente, i due ultimi
anni ,segnati dalla pandemia) ed è guidato dal parroco don Giuseppe Di Martino. Quest’anno l’attenzione è stata incentrata sulla “Lettera di Papa Francesco agli sposi” in
occasione dell’anno “Famiglia Amoris Laetitia”, a cinque anni dall’Esortazione apostolica postsinodale sull’amore nella famiglia, in cui, tra l’altro, il Santo Padre esorta: “Le
tante sfide non possono rubare la gioia di quanti sanno che stanno camminando con il Signore. Non lasciate che la tristezza trasformi i vostri volti”.

Si sono alternati momenti di preghiera, personale e comune, di riflessione, personale,
di coppia e comunitaria, di celebrazione, oltre che di condivisione di esperienze e di progettualità. Sviscerando il testo del Papa, l’attenzione si è incentrata sia sulle
potenzialità che sulle criticità della famiglia, ma non quella “degli altri”, bensì la propria, con le difficoltà, i conflitti, i progetti, le “bellezze” del rapporto coniugale, allargando, quindi, il campo d’azione all’impegno in parrocchia.

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Il campo scuola ha previsto anche un incontro con altre famiglie, al quale hanno partecipato anche il direttore e i condirettori dell’Equipe di Pastorale della Famiglia della
diocesi di Patti, don Calogero Tascone e i coniugi Angelo e Patrizia Morabito, che hanno riportato l’esperienza vissuta alla Giornata Mondiale delle Famiglie, dello scorso
giugno, a Roma. E’ stato sottolineato quanto sia necessario rifuggire la tentazione del “contarsi” e di come ciascuna famiglia debba sentirsi parte della Chiesa.

“La famiglia – è stato ribadito – non è, come molti intendono, la malattia,
bensì’ la cura”. A ciò si ricollega il cammino verso la santità “che si consegue nella quotidianità, attraverso qualsiasi attività si svolga. Essa, infatti, consiste nel fare in
modo straordinario le cose ordinarie”.

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