giovedì, Dicembre 12, 2024

Stop alle mascherine in cinema, teatri e stadi. Rimangono obbligatorie sui mezzi di trasporto

togliere mascherina (1)

Da oggi decadono molte delle imposizioni sulle mascherine da indossare al chiuso, ma non tutte. Mercoledì 15 giugno il Consiglio dei ministri ha deciso di prorogare fino al prossimo 30 settembre l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 sui mezzi di trasporto pubblici, nelle strutture sanitarie e nelle residenze sanitarie e socio-sanitarie assistenziali (RSA).

Non sarà più obbligatorio, quindi, indossare le mascherine per proteggersi dal coronavirus a scuola, nei cinema e nei teatri al chiuso, o durante gli eventi sportivi nei palazzetti. È stato deciso che la mascherina non sarà obbligatoria neanche durante i prossimi esami di maturità e terza media, anche se questa misura non dovrebbe rientrare nel decreto su cui sta lavorando il governo.

La fine dell’obbligo di indossare le mascherine era stata inizialmente fissata per il primo maggio, ma ad aprile il governo aveva deciso di applicarla solo per accedere a bar, ristoranti, negozi e nella maggior parte dei posti di lavoro pubblici o privati.

Un ulteriore, parziale allentamento, dunque, ma con la cautela del caso dal momento che il virus SasrCoV2 ha rallentato la sua frenata con una riduzione dei ricoveri negli ospedali meno incisiva. Il virus sta dunque diventando «endemico» ma con la prospettiva di ondate frequenti.

Mascherine ancora sul volto, quindi, sui treni, bus e trasporti in generale, mentre c’è una valutazione in corso per gli aerei. Il decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri (Cdm) andrà in Gazzetta nei prossimi giorni. Nel frattempo il ministro Roberto Speranza firmerà un’ordinanza ponte identica alle disposizioni del Cdm per consentirne l’immediata vigenza.

Da oggi decade anche l’obbligo di vaccinazione per gli over50. Attualmente, sono 2,4 mln i nominativi degli italiani con più di 50 anni che rischiano di essere sanzionati per non aver rispettato l’obbligo del vaccino. A ricevere gli elenchi dal ministero della salute è l’Agenzia delle Entrate che ha già inviato 1,7 milioni di comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio.

Facebook
Twitter
WhatsApp