Proseguono le celebrazioni e le processioni della settimana santa in Sicilia. Con grande commozione, dopo 2 anni di sospensione, alle 4.30 di questa mattina a Militello Rosmarino ha avuto luogo la processione del “Cristo nell’urna”, una delle prime processioni del venerdì santo sui Nebrodi.
Una processione antichissima.
Il Cristo posto all’interno dell’urna, adornata il pomeriggio del giovedì santo dalle donne del luogo, con lenzuola ricamate a mano, fiori e profumo. L’urna viene portata a spalla nelle Chiese del paese, dove sono allestiti quelli che un tempo venivano chiamati “i Sepolcri”.
Il Cristo ha fatto rientro alle prime luci dell’alba. Dal buio della notte al chiarore del sole, a voler significare che Cristo, il Dio vivente, vince sempre sulle tenebre.
Nella giornata di ieri intanto, Giovedì Santo, si è celebrata la messa in cena domini, in cui si ricorda l’ultima cena di Gesù con i suoi apostoli e l’istituzione dell’eucarestia. Un momento particolarmente significativo e toccante della messa del Giovedì Santo è quello della “lavanda dei piedi”.
La messa ricorda l’ultima cena di Gesù insieme ai suoi apostoli, prima di essere arrestato e successivamente condannato alla crocifissione. Segna l’inizio del cosiddetto Triduo pasquale, cioè i tre giorni nei quali vengono commemorate passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.