giovedì, Dicembre 12, 2024

Treni ancora in tilt sulla tratta Messina-Palermo; questa volta per un guasto ad un passaggio a livello

treno

A causa di un guasto ad un passaggio a livello e a problemi elettrici tra le stazioni ferroviarie di Patti e di Gioiosa Marea, questa mattina le circolazione dei treni è rimasta bloccata per circa tre ore.

Dopo il treno fermo e vandalizzato ieri alla stazione di Sant’Agata Militello, che ha impedito ai pendolari in direzione Messina di arrivare in orario a lavoro, oggi i ritardi sono stati riferiti a tutti i pendolari e anche ai passeggeri dell’intercity Roma-Palermo.

Verificatosi il problema, è stato comunicato che i tecnici si erano messi al lavoro nel passaggio a livello localizzato nel territorio di Patti e precisamente a Patti Marina. Nel frattempo confusione più totale, soprattutto tra i pendolari, impossibilitati a sapere, salvo ottenere sommarie informazioni in stazione, quale fosse il primo treno per raggiungere prima, ma sempre in ritardo, la propria destinazione.

Intanto svariati treni sono rimasti fermi in tutte le stazioni tirreniche e quella di Patti, essendo terminal del doppio binario, è diventata punto di snodo. I viaggiatori fermi a Patti a bordo dell’intercity per Palermo sono dovuti scendere, in attesa dell’arrivo del treno regionale proveniente da Messina.

Risolto nel contempo il problema al passaggio a livello, sono maturati altri ritardi, perché bisognava decongestionare la tratta a binario unico. Un treno regionale lento, proveniente da Messina e fermo a Patti, è ripartito in direzione Messina; il regionale veloce in direzione Palermo è stato trasformato in lento e dunque si è fermato in quasi tutte le stazioni.

In conclusione i pendolari, incrociando ripetutamente treni nelle stazioni di Gioiosa Marea, Brolo e Capo d’Orlando – il nostro monitoraggio è finito qui – hanno raggiunto il posto di lavoro con notevole ritardo. Mentre si valuta positivamente il fatto che da svariati mesi i treni viaggiano in perfetto orario – incredibile, ma vero – nello stesso tempo si recrimina su come ci voglia veramente poco per far saltare il banco.

Basta un guasto sulla linea e tutto si blocca come accadeva in passato e non si capisce perché, visto che ora i treni viaggiano, non in orario, ma in perfetto orario, non si sia riusciti ancora a neutralizzare o a risolvere velocemente con nuove tecnologie, le criticità dei passaggi a livello e delle linea elettrica.

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