venerdì, Dicembre 13, 2024

Catania, scommesse illegali. Confiscati beni per 160mln di euro

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I finanzieri del comando provinciale di Catania e dello SCICO hanno confiscato beni per complessivi 160 milioni di euro a due persone indagate nell’ambito dell’inchiesta “Doppio gioco” portata avanti della DDA di Catania su un presunto giro internazionale di scommesse clandestine.

Il provvedimento di confisca è stato emesso dal emesso dal Tribunale di Catania e riguarda il patrimonio di due indagati per associazione per delinquere, raccolta di scommesse clandestine, riciclaggio, truffa allo Stato ed evasione fiscale, con l’aggravante del reato transnazionale.

E’ il primo esito processuale di una complessa attività investigativa, svolta dal nucleo Pef della Guardia di finanza di Catania e dallo Scico, sfociata, in un’ordinanza eseguita nel marzo del 2021 in Sicilia, Emilia Romagna e Puglia e Germania, Polonia e Malta, con cui il Gip del tribunale catanese aveva disposto misure cautelari nei confronti di 23 indagati. Ad alcuni di loro è stata contestato di avere favorito gli interessi del clan Santapaola-Ercolano.

Dalle indagini svolte dalla Guardia di finanza sarebbe emersa l’esistenza di una stabile organizzazione di una società maltese in Italia, che, dal 2013 al 2016, avrebbe conseguito ricavi non dichiarati per 570 milioni di euro ed omesso  la dichiarazione dell’imposta sulle scommesse per circa 30 milioni di euro.

Per la Procura di etnea “solo una parte minimale delle scommesse avveniva on line, mentre la maggior parte delle puntate sarebbe stata effettuata in presenza e pagata in contanti”. Gli importi delle scommesse, raccolte dalle varie agenzie sul territorio nazionale, e i proventi dell’evasione sarebbero poi confluiti nei conti di una società maltese e, da lì, sarebbero stati riciclati nell’acquisito di terreni e fabbricati in Puglia ed Emilia-Romagna e di una società in Germania.

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