domenica, Maggio 5, 2024

Emergenza Ucraina: la gestione umanitaria in provincia è sotto il coordinamento della Prefettura di Messina

Prefettura di Messina
Prefettura di Messina

Dalla ricognizione dei beni confiscati alla criminalità organizzata ad altri immobili nella disponibilità dei comuni e di altri enti pubblici e all’organizzazione dell’attività di assistenza a uomini, donne e bambini in fuga dalle zone di guerra dell’Ucraina. La gestione umanitaria in provincia è sotto il coordinamento della Prefettura di Messina.

In una riunione preliminare, il 7 marzo scorso, con sindaci, forze dell’ordine, Asp di Messina, vigili del fuoco, protezione civile regionale, l’Arcidiocesi di Messina, la Diocesi di Patti e la Caritas, sono state illustrate le iniziative assunte e da assumere per assicurare soccorso ed assistenza alla popolazione ucraina.

E’ stata in avanti richiesta una ricognizione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e degli immobili, a vario titolo, nella disponibilità delle amministrazioni locali e degli enti pubblici, per comprendere la logistica dedicata all’accoglienza.

Non solo, ma si è posta l’attenzione anche sugli adempimenti amministrativi riguardanti l’ambito sanitario, l’esecuzione dei tamponi e dei vaccini anti Covid-19 e delle altre vaccinazioni di routine; poi anche sulla problematica alloggiativa, l’inserimento in strutture di prima accoglienza e nel sistema di accoglienza e integrazione, ricorrendo alle offerte di disponibilità alloggiativa a titolo gratuito.

Particolare riguardo sarà assicurato per garantire un’ottimale assistenza ed accoglienza dei minori ucraini non accompagnati; questo è stato l’oggetto di un ulteriore incontro presieduto dal prefetto Cosima Di Stani, alla presenza dei vertici della Città metropolitana, Questore di Messina, Tribunale per i minorenni, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, Asp, Ufficio Scolastico Provinciale, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e i referenti per la Sicilia Orientale dell’Unicef, dell’Unhcr (Agenzia Onu per i rifugiati) e dell’organizzazione   “Save the Children”.

Infine è stato già costituito anche il Centro  Coordinamento Soccorsi da tenersi anche in modalità telematica per una gestione condivisa di ogni evenienza relativa all’emergenza in corso.

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