sabato, Maggio 4, 2024

Inchiesta “Concussio”, la Cassazione annulla la sentenza di secondo grado “con rinvio” e “senza rinvio”

cassazione

Annullata la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Messina il 17 maggio 2021 nel procedimento scaturito dall’inchiesta della DDA peloritana  “Concussio”.

I giudici ermellini hanno annullato con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello di Messina la sentenza emessa il 17 maggio 2021 dalla corte d’appello di Messina (presidente Alfredo Sicuro, a latere Maria Teresa Arena e Carmine De Rose) che aveva in parte riformato la sentenza emessa il 12 febbraio 2020 del tribunale di Patti (presidente Ugo Scavuzzo, a latere Eleonora Vona e Francesco Torre) con la quale erano stati condannati Pino Lo Re a cinque anni, Vincenzo Tamburello, ex consigliere comunale di Mistretta, e Isabella Di Bella, a tre anni di reclusione con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Annullata senza rinvio, invece, per tutti gli altri imputati, accusati di trasferimento fraudolento di valori – in concorso con Lo Re – per i quali in appello erano state ridotte le pene già inflitte in primo grado. Il collegio delle difesa era composto dagli avvocati Alessandro Pruiti Ciarello, Giuseppe Serafino, Alvaro Riolo, Lucio Di Salvo, Salvatore Caputo e Marcella Merlo.

L’indagine “Concussio” era incentrata su presunte richieste di pizzo mentre era in corso la gara, indetta dal Comune di Mistretta, per i lavori di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico contemporaneo delle opere di Fiumara d’Arte e nell’aprile del 2018, aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Messina.

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