sabato, Dicembre 14, 2024

Castel di Tusa: la magia della danza per superare la paura

Gruppo ritiro danza2

Superare attraverso la danza paure, limiti e costrizioni che ci affliggono in questo periodo storico così complicato, mettere insieme la danza e l’arte contemporanea con movimenti naturali che riconnettono il corpo con le sue energie interiori.

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Questo è stato uno dei motivi del ritiro di danze orientali sul tema “La magia del Velo”, organizzato dall’asd “Tery al Kubra” e la Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte presso le sale del museo-albergo Atelier sul Mare, noto in tutto il mondo per le sue camere d’arte realizzate da prestigiosi artisti di fama internazionale.

 

Per Sara Pappapalardo, insegnante e performer di danze orientali e Bollywood apprezzata in Italia e all’estero “Il Ritiro di Danze Orientali, “La Magia del Velo” è stato un tripudio di colore, un momento di esplorazione e di confronto, per superare le paure del momento contingente. La scelta di danzare in questo luogo è stata adottata con la consapevolezza che il movimento sarebbe stato esaltato dal contesto, un percorso di lento respiro in cui potersi ritrovare e rinascere.

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L’asd Tery al Kubra si occupa di divulgare la cultura dei popoli mediorientali e del popolo indiano attraverso la danza e l’arte performativa in generale. Per l’associazione, la danza non conosce limiti di età e di forma, non concepisce differenze di sorta e manifesta la voglia ed il piacere di riscoprire la naturalezza del corpo in movimento.

blankLa danza è stata espressione artistica fin dai tempi più antichi, ha dichiarato l’artista e mecenate Antonio Presti; da sempre il linguaggio del corpo rappresenta un modo di comunicare e condividere emozioni immediate e comprensibili a tutti. Con “La Maia del Velo”, i partecipanti, che hanno seguito con disciplina la loro insegnante Sara Pappalardo, sono stati protagonisti di un momento spirituale di confronto.  L’abbraccio tra le persone, il senso di accoglienza, la condivisione di pensiero, di espressione di gesti e movimento, hanno celebrato conoscenza e cultura. Attraverso questo ritiro i partecipanti si sono nutriti di bellezza, poesia e cultura, vivendo la danza e, al tempo stesso, la sacralità dell’arte e il sogno. In questo momento storico, vista la devastante situazione mondiale che stiamo vivendo, ha concluso Presti, l’unica cosa che dobbiamo fare è sognare, sognare una visione di futuro.

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