lunedì, Aprile 29, 2024

Da Aifa via libera al richiamo con Pfizer o Moderna per chi ha ricevuto il vaccino Johnson & Johnson

Il vaccino Janssen, prodotto da Johnson & Johnson
Il vaccino Janssen, prodotto da Johnson & Johnson

Sono un milione e mezzo, in Italia, coloro che hanno ricevuto il vaccino monodose Janssen, sviluppato da Johnson & Johnson. Per loro, a prescindere dall’età, “è opportuna la somministrazione di una dose booster eterologa con vaccino ad Rna messaggero a partire da 6 mesi dalla prima dose”. È quanto comunica l’Agenzia Italiana del Farmaco che, rispondendo alla richiesta del Ministero della Salute, ha autorizzato la somministrazione di una dose “booster”, a “tutti i soggetti vaccinati da almeno 180 giorni con il vaccino monodose di Johnson & Johnson, che potranno ricevere il richiamo con una dose di vaccino Pfizer- BioNTech (pari a 0,3 ml), oppure con mezza dose del vaccino Moderna (0,25 ml).

Negli ultimi giorni, infatti, si era discusso della bassa protezione garantita dal vaccino monodose Janssen. “Sulla base dei dati scientifici – si legge nel parere di Aifa -, la protezione dalle forme gravi di Covid e dall’ospedalizzazione rimane stabile fino a sei mesi, mentre la risposta immunitaria, umorale e cellulare, fino a otto. Con il passare dei mesi, però, si osserva un lento declino dell’efficacia nei confronti delle forme lievi e moderate di malattia”.

“Le evidenze più recenti – sottolinea il Cts di Aifa -, confermano l’efficacia di una dose booster (soprattutto con vaccino a mRna) nel potenziare la risposta immunitaria al vaccino Covid-19 Janssen”, ma “può essere considerata una strategia consolidata per la maggior parte dei vaccini”, aggiunge l’Agenzia del Farmaco.

Finisce, dunque, l’era del monodose: anche il vaccino Johnson&Johnson avrà il suo richiamo. E sarà per tutti: vale a dire un milione e mezzo di cittadini, la maggioranza uomini, stando all’ultimo report del commissario Francesco Figliuolo.

Non è l’unica novità: l’Aifa ha aperto alla possibilità di una dose booster per i vaccinati con Sinovac e Sputnik, una soluzione attesa da quanti si sono vaccinati all’estero, lavorano in Italia ma sono ancora in attesa del Green Pass.

Lo sprint sulle dosi booster segue anche la preoccupazione che arriva da Berlino: in Germania nelle ultime 24 ore si sono registrati 20.400 nuovi contagi, il doppio del giorno precedente, a fronte di un minore numero di test. I morti sono stati 194. «La quarta ondata della pandemia è già in corso con tutta la sua forza, è la pandemia dei non vaccinati. E il ritmo dei booster non è ancora sufficiente a fermarla», ha detto il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, invitando i land a intensificare la campagna vaccinale.

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