venerdì, Aprile 26, 2024

12 anni fa l’alluvione di Giampilieri, il ricordo di quelle 37 vite spezzate

People walk through debris and mud in Giampilieri near Messina, southern Italy, Saturday, Oct. 3, 2009, the day after rivers of mud unleashed by heavy rains flooded parts of the Sicilian city of Messina, causing victims and several people missing. (AP Photo/Carmelo Imbesi)
People walk through debris and mud in Giampilieri near Messina, southern Italy, Saturday, Oct. 3, 2009, the day after rivers of mud unleashed by heavy rains flooded parts of the Sicilian city of Messina, causing victims and several people missing. (AP Photo/Carmelo Imbesi)

Ricordare non è soltanto doveroso. E’ necessario. Lo è soprattutto perché tragedie come quella del 1 ottobre 2009 non si ripetano mai più. Sono passati dodici anni e il dolore è sempre lo stesso. Specie per i familiari di quegli uomini e quelle donne che sono state trascinati via dall’acqua e dal fango in una notte di inizio ottobre.

Quando lo scirocco lasciò il posto a una pioggia impetuosa che seminò morte, distruzione e disperazione a Giampilieri, Scaletta Zanclea, Santo Stefano Briga. Tre centri diventati il centro d’Italia per qualche giorno, quando qui tutti vennero a constatare e rilevare. Per poi andare via dicendo che non si può costruire su un fiume e pensare che vada sempre bene. Però intanto, quei 37 morti ci sono stati e oggi vivono nella memoria collettiva. Ma questo non basta.

Storie nelle storie. Come quella di Simone Neri. Il sottocapo della Marina Militare che morì dopo avere salvato otto vite umane. Fu travolto dal crollo di una parete mentre cercava di salvare un altro bambino. Gli hanno intitolato vie e piazze, persino un monumento sul lungomare barcellonese di Spinesante.

Un raro esempio di virtù in una notte che rimbomba nelle notti dei sopravvissuti a quell’inferno. Succede da dodici anni a questa parte. E allora, noi che sul campo c’eravamo a raccontare cosa stava accadendo in quelle drammatiche ore, oggi, come ogni anno, quelle persone che oggi non ci sono più vogliamo ricordarle.

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto e rivolgiamo al cielo una preghiera e citiamo i loro nomi uno per uno: Francesco e Lorenzo Lonia, Maria Letizia Scionti, Salvatore Scionti, Pasquale Simone Neri, Monica Balascuta, Carmela Maria Barbera, Santi Bellomo, Carmela Cacciola, Giuseppa Calogero, Concetta Cannistraci, Roberto Carullo, Luigi Costa, Ketty De Francesco, Elena De Luca, Francesco De Luca, Ilaria De Luca, Agnese Falgetano, Letterio Laganà, Maria Li Causi, Teresa Macina, Leo Maugeri, Christian Maugeri, Letterio Maugeri, Francesca Micali, Carmela Olivieri, Katia Panarello, Santina Porcino, Maria Restuccia, Carmelo Ricciardello, Martino Scibilia, Bartolo Sciliberto, Alessandro Sturiale, Onofrio Sturiale, Giuseppe Tonante, Salvatore Zagami. E un’ultima persona, mai riconosciuta.

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