mercoledì, Dicembre 11, 2024

Patti: l’area archeologica di Tindari è pronta ad accogliere visitatori, turisti e studenti

TINDARI TEATRO 3

La vasta area archeologica di Tindari oggi si presenta in una condizione ottimale che fa cogliere a pieno la bellezza delle sue vestigia; il parco archeologico ha infatti riqualificato i propri siti con interventi in grado di migliorare l’offerta culturale per i visitatori.

Presso il sito del teatro antico di Tindari sono state effettuate attività di manutenzione anche straordinaria che hanno comportato oltre la discerbatura anche la complessiva rifunzionalizzazione dei luoghi. Grazie al lavoro del direttore del Parco archeologico Domenico Targia, sono stati ampliati i percorsi di visita e la fruizione del sito di Tindari, in attesa di attuare i progetti programmati di valorizzazione.

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L’area antistante la Basilica, riconosciuta quale sede dell’Agorà della città antica, ripulita dalle erbe infestanti e messa adeguatamente in sicurezza, sarà il luogo dove si realizzeranno i laboratori didattici immersivi che permetteranno agli studenti di ogni ordine e grado anche il pernottamento in tenda o sacchi a pelo. Il tracciato del decumano centrale si potrà finalmente percorrere per tutta la sua lunghezza, con possibilità di raggiungere la contrada Cercadenari, per visitare la Domus romana con gli splendidi mosaici pavimentali, l’edificio pubblico a pilastri e il monumento funerario di età romana che si trovano nella zona più ad Ovest del sito, fino ad oggi rimasta fuori dai circuiti abituali di visita.

Gli interventi di adeguamento del Teatro Greco hanno permesso di aprire il sito ad un cartellone di iniziative che prevede – nei mesi di agosto e settembre – un ricco e variegato programma di iniziative culturali. In calendario proposte artistiche che vanno dai classici della tragedia e della commedia, all’opera dei pupi e dei cantastorie, dai concerti lirici a quelli di musica leggera e folk. blank

Targia – nella foto con l’assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà – ha evidenziato inoltre come l’ampliamento dell’area di visita, con i risultati straordinari e visibili a tutti, sia frutto della campagna di scavi iniziata a fine giugno, diretta dalla professoressa Rosina Leone dell’Università di Torino.

Inoltre, grazie ai lavori di manutenzione straordinaria sull’intera estensione del sito e di riqualificazione dei luoghi, si potrà dar corso a un ambizioso progetto di censimento e didascalizzazione delle essenze arboree presenti nell’area del Parco. Quest’iniziativa, voluta dal direttore Targia, consentirà di valorizzare adeguatamente anche la realtà naturalistica che fa da preziosa cornice all’evidenza storico-culturale dei luoghi.

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