venerdì, Aprile 26, 2024

Denise Pipitone, parla il legale della madre: “No al ricatto mediatico della tv russa”

denise pipitone

“Non vogliamo sottoporci a un ricatto mediatico da parte della tv russa. Se prima della trasmissione non ci faranno avere la documentazione relativa al gruppo sanguigno di Olesya e dell’eventuale test del Dna non parteciperemo ad alcun collegamento televisivo”.

Lo dice all’Ansa l’avvocato Giacomo Frazzitta, il legale che assiste e parla anche a nome di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, dopo che la tv russa ha rilanciato la vicenda di Olesya Rostova, una giovane in cerca della madre che sarebbe stata rapita dai nomadi quando aveva quattro anni, proprio come la bimba scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004.

Domani il legale avrebbe dovuto incontrare la ragazza, che cerca la vera madre, in collegamento tv. “Senza questa documentazione – ribadisce il legale – non parteciperemo ad alcuna trasmissione né passerella televisiva e chiuderemo ogni rapporto con la tv russa”. “Abbiamo accettato la loro proposta di un ‘faccia a faccia’ in tv – spiega ancora l’avvocato Frazzitta – con l’obiettivo di fornire alla Procura che indaga tutta la documentazione scientifica necessaria a fare chiarezza. In mancanza di ciò chiederemo alla magistratura di svolgere direttamente tutti gli accertamenti del caso con una rogatoria internazionale, ma non siamo disposti a una strumentalizzazione mediatica della vicenda”.

Nell’eventuale faccia a faccia il legale dovrebbe fare a Olesya una serie di domande per ricostruire l’infanzia della giovane. Le risposte, insieme ai risultati scientifici, potrebbero svelare se Olesya in realtà sia Denise. Rostova, che aveva raccontato in lacrime la sua storia, sarà in studio, mentre l’avvocato Frazzitta doveva essere collegato in diretta da Marsala.

“Al momento non abbiamo ancora avuto la possibilità di un contatto diretto con la giovane – aveva spiegato l’avvocato Frazzitta –. A Olesya chiederò se ricorda i momenti antecedenti all’ingresso in orfanotrofio e, quindi, se le persone che l’hanno tenuta segregata fossero dei rom”.

Determinante in questa vicenda, che ha riacceso i riflettori sul caso di Denise Pipitone, sarà comunque la compatibilità del gruppo sanguigno di Olesya Rostova con quella di Denise e l’esame del dna.

Facebook
Twitter
WhatsApp